Chi prenderà il posto di Maran? Sala: diverse soluzioni, decisione settimana prossima

Milano verso il rimpasto di giunta. E il sindaco torna sul buon risultato del centrosinistra, pungendo chi lo accusava di rappresentare gli elettori del centro a scapito delle periferie: “Una pirlata”

Giuseppe Sala e Pierfrancesco Maran

Giuseppe Sala e Pierfrancesco Maran

Milano – Milano verso il rimpasto di giunta. Chi prenderà il posto dell'assessore Pd alla Casa Pierfrancesco Maran (eletto alle ultime Eurepee)? "Sto pensando a varie soluzioni - ha spiegato il sindaco Sala a margine di un evento in città -, vediamo quale sarà quella che mi garantisce di più anche una copertura rispetto a un tema come quello della casa, che è un tema delicato su cui io voglio segnare l'ultima parte del mio mandato, e anche li' qualche idea ce l'ho". Comunque "penso che settimana prossima lo decideremo. Ovviamente stiamo aspettando l'ufficializzazione di Maran" da parte del ministero dell'interno che dovrebbe arrivare la prossima settimana, e su questo "sono molto positivo: credo che salvo improbabili intoppi passi in Europa e quindi per rispetto aspettiamo".

A chi gli ha chiesto se ne ha parlato con la segretaria Elly Schlein o con Alessandro Zan, eletto coi dem sia nella circoscrizione di Nord Ovest, la stessa dove Maran è arrivato sesto su cinque seggi, sia in quella di Nord Est, e per il quale l'elezione di Maran è stata in bilico, ha risposto: "Ho parlato con la segreteria, ho parlato a lungo in questi giorni con Elly Schlein. In realtà, non abbiamo parlato del rimpasto, più che altro di logiche politiche, di quello che è successo a Milano e abbiamo fatto analisi del voto".

Comunque "se devo dire una cosa pro Pd, non sono mai stato condizionato nelle scelte e non lo sarò neanche stavolta. Ma a partire dalla Schlein in giù, non lo fanno veramente mai per cui è frutto del mio pensiero, alla ricerca dei profili più competenti". A proposito di analisi del voto, e alla luce del buon risultato del centrosinistra anche nei municipi, il sindaco si toglie un sassolino dalla scarpa respingendo alle opposizioni l'accusa di rappresentare gli elettori del centro città a scapito delle periferie: "Una pirlata ripetuta all'eccesso non diventa una cosa vera, rimane una pirlata. Puoi continuare a insistere su uno slogan e pensare che diventi vero. Ecco, i milanesi ragionano con la loro testa".