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Barbara Berlusconi entra nel Cda del Teatro alla Scala indicata dalla Lombardia: “Ringrazio il presidente Fontana per la fiducia”

La nomina firmata dal governatore leghista: “Ottima manager interessata all’arte”. La terza figlia del Cavaliere e il ruolo sempre più attivo tra politica e istituzioni. Da Casellati a Gasparri, esulta Forza Italia: “Giusto onore alla famiglia Berlusconi”

Milano – Barbara Berlusconi, figlia dell’ex presidente del Consiglio, si prepara a fare parte del consiglio d’amministrazione del Teatro alla Scala. Regione Lombardia indicherà il suo come come nuovo consigliere, che, con il rinnovo del consiglio, dovrebbe insediarsi il 17 febbraio. La terzogenita di Silvio Berlusconi prende il posto di Nazzareno Carusi, nominato nel 2020 quando era responsabile Cultura di Forza Italia.

Il presidente (leghista) della Regione Attilio Fontana, che ha firmato il decreto di nomina, ha commentato così: “Alla dottoressa i migliori auguri di buon lavoro. Barbara Berlusconi è una persona di qualità, attenta e interessata ai problemi legati all'arte e in particolare alla musica. Oltre a essere una ottima manager, ché all'interno della Scala ci vogliono anche capacità manageriali. Mi sembra che lei riesca ad avere contemporaneamente tutte queste esigenze". Così la diretta interessata: “Desidero ringraziare Regione Lombardia e il presidente Fontana per la fiducia accordata”.

Barbara Berlusconi nel cda della Scala per Regione Lombardia
Prenderà il posto di Nazzareno Carusi

Le reazioni

"Una scelta saggia che rende onore, ancora una volta, alla famiglia Berlusconi e al suo impegno per il Paese”, commenta il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri. “Grazie alla sua solida esperienza manageriale, sarà una risorsa fondamentale per una delle istituzioni artistiche più prestigiose al mondo”. Oer la ministra per le riforme, Maria Elisabetta Alberti Casellati, la nomina “premia la professionalità e le grandi capacità manageriali dimostrate negli anni. È sempre un grande piacere vedere la famiglia Berlusconi ricoprire incarichi di tanto prestigio al servizio della comunità e delle istituzioni”. 

L’attivismo di Barbara Berlusconi

Nelle ultime settimane Barbara Berlusconi si è ritagliata un crescente spazio politico nel centrodestra. Imprenditrice italiana figlia di Veronica Lario, è nata il 30 luglio 1984, ha studiato Filosofia all'Università Vita-Salute San Raffaele, laureandosi con lode. Se fino ad ora era nota soprattutto per il suo ruolo nel mondo degli affari, in particolare nella gestione del Gruppo Fininvest e dell'AC Milan, di cui è stata amministratrice dal 2011 al 2017, ora il suo nome è associato sempre più frequentemente alla politica.

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Le polemiche con Sala

Quando il sindaco di Milano Beppe Sala aprì una polemica sull’intitolazione dell’aeroporto Malpensa al padre, lei dichiarò di essere “amareggiata che il sindaco della città così tanto amata da mio padre usi la figura di Silvio Berlusconi per spostare l'attenzione mediatica dalle proprie difficoltà amministrative”. 

Pochi giorni fa è tornata a criticare il primo cittadino per la gestione del restyling dello stadio di San Siro: “La sua proposta di ristrutturare San Siro è un ulteriore modo per non far nulla. Il progetto mi pare generico e inverosimile. Restyling da 300 milioni di euro? Cifra troppo bassa e non credibile. Dagli studi approfonditi che avevamo fatto, costa meno farne uno nuovo”. 

Separazione delle carriere e caso Almasri

A fine gennaio, poi, la manager di Fininvest ha rilasciato due interviste in prima serata al Tg1, sorprendendo alcuni per la sua decisione di comparire ben due volte in pochi giorni in un canale “istituzionale” concorrente a Mediaset. Nella prima ha commentato la questione della separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri, mostrando continuità con le idee del padre e affermando che “è solo un primo passo, ma ha un grande significato simbolico. Lo avrebbe certamente per mio padre che si è battuto tutta la vita per una magistratura imparziale e meno politicizzata”.

Nella seconda intervista ha commentato l’inchiesta aperta nei confronti della presidente del Consiglio Giorgia Meloni sul caso Almasri: “Non può sfuggire – ha detto Barbara Berlusconi – la coincidenza dell’avviso di garanzia alla premier, contestualmente alla riforma sulla giustizia. Il pensiero va all’avviso di garanzia che ricevette mio padre mentre presiedeva il G7 a Napoli. Non so se si tratti, come la definiva lui, di giustizia a orologeria ma il sospetto è legittimo”. Sono questi dei passi verso un sempre maggiore impegno politico?