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Presidente della Repubblica: chi è Marta Cartabia, la milanese in corsa per il Quirinale

Nata a San Giorgio sul Legnano, laurea in Giurisprudenza alla Statale di Milano. E' stata presidente della Corte Costituzionale. E' ministra della Giustizia per il governo Draghi

Sergio Mattarella e Marta Cartabia (Imagoeconomica)

Sergio Mattarella e Marta Cartabia (Imagoeconomica)

Roma - Anche il sesto scrutinio per scegliere il nuovo Presidente della Repubblica è andato va a vuoto. Una fumata nera preventivata dopo che, nella mattinata di ieri, Elisabetta Casellati che aveva superato la soglia di 400 voti - ritenuta quella minima dallo stesso centrodestra - fermandosi a 382 designazioni. La mancata 'spallata' del centrodestra si è infranta sui numeri. In crescita il consenso per Sergio Mattarella che, nonostante il centrosinistra assieme a Italia viva (449 grandi elettori) opti per la scheda bianca, ha ottenuto 336 voti. Prove di dialogo tra Enrico Letta, Giuseppe Conte e Matteo Salvini. La partita è ricominciata nella serata. Il segretario dem ha spiegato: "Si è ragionato di vari nomi, tanti, dal nome di Draghi, a Mattarella, Cartabia, Severino, Belloni e gli altri come Amato e Casini. Attorno a tutti questi nomi si è cominciato a discutere. Poi ciascuno ha fatto delle verifiche a casa sua", ha aggiunto. "Appena ciò è accaduto Salvini è uscito con la solita logica del 'sono io che do le carte'. Questo ha creato un cortocircuito anche coi Cinque Stelle". 

Marta Cartabia
Marta Cartabia

La scheda: Marta Cartabia

Classe 1963, Marta Cartabia è nata a San Giorgio su Legnano (Milano). Si è laureata con lode in giurisprudenza all'Università degli Studi di Milano (1987), discutendo la tesi "Esiste un diritto costituzionale europeo?"(relatore Valerio Onida, futuro presidente della Corte costituzionale). Dal 1993 al 1999 è stata ricercatrice di diritto costituzionale presso l'Università degli Studi di Milano e dal 2004 al 2011, è stata professoressa ordinaria di Diritto costituzionale presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca, dove è anche stata titolare del corso Jean Monnet in Diritto costituzionale europeo (2005-2008).Il 2 settembre 2011 è stata nominata giudice della Corte costituzionale della Repubblica Italiana dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. È la terza donna ad essere nominata giudice dopo Fernanda Contri e Maria Rita Saulle; è anche tra i più giovani giudici mai nominati.Il 12 novembre 2014 viene nominata vicepresidente della Corte costituzionale dal suo presidente Alessandro Criscuolo venendo riconfermata il 24 febbraio 2016 dal neoeletto presidente Paolo Grossi e l'8 marzo 2018 dal presidente Giorgio Lattanzi. L'11 dicembre 2019 è stata eletta presidente della Corte costituzionale all'unanimità (14 voti a favore e la sua scheda bianca), risultando così la prima donna eletta presidente. Cessa dall'incarico di presidente e di giudice costituzionale il 13 settembre 2020 allo scadere dei nove anni di mandato. Il 13 febbraio 2021 è diventata ministro della Giustizia nel Governo Draghi, succedendo ad Alfonso Bonafede.

Le radici

La sua vita è quanto di più lontano dai riflettori ci possa essere: l'infanzia a San Giorgio su Legnano, dove negli ultimi anni è tornata spesso per far visita all'anziana madre - deceduta a fine novembre 2021 - e legami con il territorio del Legnanese che non si sono mai spezzati. Una vita legata a doppio filo non solo alla Lombardia, ma anche al Legnanese, quella di Marta Cartabia. Riservata, moderata, vicina all'ambiente cattolico - sin dai tempi dell'università è stata vicina a Comunione e Liberazione - e guidata da uno spirito fortemente orientato alla Costituzione e al suo rispetto. Ha sempre conciliato le grandi responsabilità che le sono state attribuite con la famiglia: "Penso che questo duplice aspetto della mia vita mi aiuti a mantenere un pizzico di equilibrio", ha detto. Ed è riuscita a trovare spazio anche per i suoi tanti hobby. Le piacciono tutte le attività all'aperto, jogging e trekking in testa. Da sempre appassionata di montagna, frequenta spesso la Val d'Aosta e proprio per questo ha ricevuto il riconoscimento di "Ami de la Vallée d’Aoste". Ha anche una grande passione per la musica. Non solo quella classica, che l'ha resa un'habitué delle prime della Scala. Ma anche quella rock: quando corre con le cuffie nelle orecchie, la carica gliela danno i Beatles e i Metallica.