MASSIMILIANO MINGOIA
Politica

Europee, Maran promosso: questione di ore per l’elezione. Zan opterà per il Nord-Est

Il deputato Pd attende la conferma dalla Corte d’appello per il collegio nord-orientale Pd diviso sul dopo-Barberis: in corsa Bottelli e Uguccioni per il ruolo di capogruppo

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Milano –  Ormai è questione di ore. Solo un passaggio formale divide il dem Pierfrancesco Maran dall’elezione nell’Europarlamento nel gruppo del Partito socialista europeo. Il passaggio citato riguarda l’atto della Corte d’Appello che confermi l’elezione di Alessandro Zan nel collegio Nord-Est delle elezioni europee dello scorso 8 e 9 giugno. Sì, perché Zan, eletto sia nel Nord-Ovest (la conferma dell’elezione in quel collegio gli è già stata inviata dalla Corte d’Appello) che nel Nord-Est, ha fatto sapere che accetterà l’elezione in quest’ultimo collegio elettorale, facendo scattare l’elezione di Maran, primo dei non eletti nel Nord-Ovest.

Un gioco ad incastri che vedrà l’ormai ex assessore comunale per due mandati e mezzo in Comune prendere la via di Bruxelles e Strasburgo. L’interessato non rilascia commenti, per adesso, ma alcune indiscrezioni danno l’atto della Corte d’Appello per imminente: dovrebbe arrivare oggi. Una volta nella mani di Zan, il parlamentare del Pd opterà per il Nord-Est e rinuncerà all’elezione nel Nord-Ovest.

Maran , dunque, che ha ottenuto oltre 45 mila preferenze alle Europee, potrà finalmente tirare un sospiro di sollievo e dedicarsi al nuovo impegno politico, dopo quasi vent’anni di attività a Palazzo Marino, prima da consigliere comunale e poi da assessore (alla Mobilità nella Giunta guidata dal Giuliano Pisapia, all’Urbanistica nella prima Giunta Sala e alla Casa nel mandato comunale in corso).

Il risiko legato alla candidatura (ed elezione) di Maran a Bruxelles, intanto, si è quasi completato. Sala ha già scelto il successore dell’esponente del Pd per l’assessorato alla Casa: si tratta dell’avvocato ed ex presidente della Compagnia delle Opere Guido Bardelli. L’ulteriore variazione negli assetti politici comunali riguarda invece Filippo Barberis, che da capogruppo del Pd passerà a lavorare nell’ufficio di capo di gabinetto del sindaco. Una promozione da un ruolo elettivo a un ruolo più tecnico-politico.

L’ultimo passaggio per completare il quadro è la votazione per il nuovo capogruppo del Pd a Palazzo Marino. Lunedì pomeriggio il segretario metropolitano dei democratici Alessandro Capelli ha presenziato alla riunione del gruppo comunale del Pd. Ma non si è registrata nessuna fumata bianca, per ora. In corsa per il dopo Barberis restano in due: Federico Bottelli e Beatrice Uguccioni. Il gruppo dem è spaccato a metà. La scelta finale, dunque, non è scontata.