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Gazebo elettorale a Chinatown
Milano, 7 febbraio 2016 - Beppe Grillo è intervenuto sulle primarie del centrosinistra milanese con un commento sul suo blog: "Le primarie Pd sono taroccate. Il presidente di seggio della sezione Lama a Milano - osserva il leader M5S - ha detto: 'Una partecipazione cinese inaspettata alle primarie del centrosinistra di Milano e una serie di operazioni sospette: non capiscono e non sanno leggere l`italiano e aprono la scheda per sapere dov`è il nome. Il sospetto che non ci fosse questa consapevolezza di cittadini che sanno cosa stanno facendo io l'ho maturato'".
"Le cronache - insiste Grillo - raccontano che 'alcuni cinesi si sono registrati e hanno aspettato le indicazioni per votare, altri hanno fatto riferimento alla traduttrice e altri ancora giravano per la sezione chiedendo ingenuamente ai rappresentanti ai seggi per chi avrebbero dovuto esprimere la preferenza" e che "alcuni cinesi assistevano, altri volevano entrare per accompagnare l`amico e insegnargli come votare. Dopo 1,2,3 operazioni sospette ho deciso che doveva entrare un cinese alla volta'. Il candidato sindaco Pd a Milano non sarà scelto dai milanesi o dai militanti Pd (esistono ancora?) ma da cinesi che sanno a malapena parlare l'italiano. Un #PdMadeInChina".
La replica è giunta dal premier Matteo Renzi: "Hanno sempre da ridire sulle nostre primarie, quelli che mandano cinquanta persone a fare click. Si lamentano delle nostre primarie con migliaia di persone, siamo gli unici ad avere il coraggio a farle, gli altri si mettono a fondo campo e parlano».