A volte ritornano. Forse. Per ora siamo solo nel reame delle ipotesi, comunque confermate dal diretto interessato, quando parla di un “pressing fortissimo” nei suoi confronti “per una candidatura”. Il nome e il cognome sono di quelli pesanti, in tutti i sensi. A Roberto Formigoni –così come da lui stesso suffragato in un’intervista al Corriere della Sera, ma delle indiscrezioni in tal senso si è occupato anche Il Giorno – sarebbe stata chiesta una riflessione su un possibile rientro in politica, attraverso una candidatura alle elezioni europee nelle liste di Fratelli d’Italia.
Il quattro volte presidente della Regione è politicamente fermo dal 2019, quando è diventata definitiva la condanna a 5 anni e 10 mesi per corruzione nel caso Maugeri-San Raffaele. Nel centrodestra c’è comunque chi è convinto che il suo ritorno sul campo possa essere un bene per il dibattito politico e per il territorio. È di questa opinione, per esempio, di chi oggi è assiso sulla poltrona di governatore, il leghista Attilio Fontana, arrivato a Palazzo Lombardia dopo un altro Roberto, l’ex ministro Maroni, recentemente scomparso.
L’endorsement
"Roberto Formigoni – ha detto l’attuale presidente lombardo a margine della conferenza stampa di presentazione della stagione e del 30esimo anniversario dell'Orchestra Sinfonica di Milano – è stato un ottimo presidente della Regione, per cui è stato sicuramente un politico di valore. Credo sarebbe un arricchimento per tutti".
Dopo la condanna e un periodo trascorso nel carcere di Bollate, il “Celeste” – questo il soprannome con cui era noto ai tempi d’oro – ha ottenuto l'affidamento ai servizi sociali e potrebbe tornare candidabile dopo l'estate. Per lui, si parla di un possibile posto nella lista di Fratelli d'Italia per le europee del prossimo anno.
E l’ex governatore che dice?
Formigoni, politico navigato per quanto al momento in bacino di carenaggio, nicchia. A chi l’ha intervistato ha detto di essere continuamente stuzzicato almeno a pensare al grande ritorno da amici di vecchia data e di recentissima conoscenza (un riferimento all’abboccamento da parte di esponenti di Fratelli d’Italia?), ma oggi il suo orientamento sarebbe per il No.
Salvo poi precisare che la riflessione è in corso, dato che le Europee sono in calendario nel maggio dell’anno prossimo. Le sorprese, quindi, non sono da escludere.