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Saluto fascista al funerale, Ignazio La Russa: "Grave errore di mio fratello Romano"

L'assessore lombardo alla Sicurezza nella bufera dopo il funerale di Alberto Stabilini, militante dell'estrema destra. Il fondatore di FdI: "Romano è la persona più buona al mondo, polemiche esagerate"

Milano, 22 settembre 2022 - "Conosco mio fratello, è la persona più buona del mondo. Quello è suo cognato e ha lasciato detto che voleva quel saluto. Lui non era un militante di Fratelli d'Italia e mio fratello ha cercato di far fare il presente come voleva il defunto, non ci è riuscito poi ha alzato la mano, non l'ha alzata, non lo so. Sicuramente è stato un errore che però stanno montando troppo". Igniazio La Russa, fondatore di FdI, torna ai microfoni di Telelombardia sul presunto saluto romano del fratello al funerale di Alberto Stabilini, storico militante dell'estrema destra milanese. 

"Sono incazzato, sia per la storia sia per l'esagerazione e il modo assolutamente abnorme con cui viene trattato un saluto a un defunto che ha chiesto quel saluto e capisco una persona buona come mio fratello che, pur sbagliando, era di fronte a una scelta: faccio come ha detto mio cognato e fratello oppure faccio un mezzo saluto. Non so come ha reagito. Giorgia Meloni non l'ho sentita al telefono, ci siamo scritti. Anche lei è basita come me. È stato un errore grave, al di là delle giuste giustificazioni".

Una vicenda che lo stesso assessore alla Sicurezza della Regione Lombardia aveva deribricato come "Saluto fascista? No. Era il saluto militare al funerale di un amico di 15 vecchietti rincoglioniti, fra cui io".

Intanto la procura di Milano ha aperto un fascicolo esplorativo sul caso, senza ipotesi di reato e senza indagati. L'indagine, coordinata dal pm Alberto Nobili e affidata alla Digos, è stata aperta in seguito al video e agli articoli di stampa sull'accaduto.