ANDREA GIANNI
Politica

Salva Milano, il fronte del no si organizza: “Scendete in piazza con noi”. Presidio davanti al Comune

Dai comitati agli urbanisti, dalla Uil alla Cgil: i contrari all’ordine del giorno in Consiglio comunale si danno appuntamenti davanti a Palazzo Marino

Il presidio organizzato sabato scorso dal comitato Bindellina contro la discussa operazione immobiliare

Il presidio organizzato sabato scorso dal comitato Bindellina contro la discussa operazione immobiliare

Milano – Il fronte del no al salva Milano si riunirà oggi in presidio davanti a Palazzo Marino, dalle 16.30, per manifestare durante la seduta del Consiglio comunale. Una “chiamata a raccolta delle cittadinanza” promossa dalla rete dei comitati civici e ambientalisti milanesi, che ha già promosso una manifestazione davanti a Palazzo di giustizia in solidarietà ai pm che stanno coordinando le indagini su presunti abusi edilizi legati a progetti di rigenerazione urbana, una raccolta firme e appelli ai parlamentari.

“Daremo vita a un presidio esterno – spiega la rete – e seguiremo dentro il Consiglio comunale la prevista discussione di un ordine del giorno che esprime sostegno all’approvazione in Senato del cosiddetto salva Milano. Vogliamo dire no a questa legge che dà in pasto Milano e tutta l’Italia agli appetiti degli sviluppatori privati”. Sarà presente anche Rifondazione Comunista.

Una battaglia contro una norma, criticata anche da giuristi e dall’Istituto nazionale di urbanistica, condivisa dal segretario generale della Uil Lombardia, Enrico Vizza. “La Uil è contro ogni condono – spiega – e questo provvedimento, che non ha nulla di sociale, interverrebbe in negativo anche sull’assetto delle altre città. Noi ci facciamo portavoce delle istanze dei lavoratori e il primo problema, che emerge durante le assemblee, è quello del costo della casa e degli stipendi inadeguati”. Da qui una proposta: “Se viene accertato che sono stati commessi abusi, allora con le sanzioni dovrebbe essere creato un fondo per sostenere le famiglie e per sistemare immobili sfitti, mettendoli a disposizione dei lavoratori. Un grande piano casa per trovare soluzioni reali”.

Per questo la Uil sta valutando un’istanza per chiedere di entrare come parte civile nei vari procedimenti. Il sindacato Sicet-Cisl tenterà, inoltre, di avviare un percorso di giustizia riparativa. Tra gli interventi quello di Luigi Corbani, ex assessore milanese: “Salva Milano? Scassa il territorio e le casse dei Comuni”, scrive sui social. Ieri è intervenuto sul tema, nel corso di un confronto promosso dal Pd, il segretario generale milanese della Cgil, Luca Stanzione: “È evidente che serva una riforma nazionale per dare certezze agli enti locali e regolamentare uno sviluppo urbano sostenibile. Come sindacato, chiediamo politiche concrete per la casa, il lavoro e la sostenibilità del territorio. Il centrosinistra deve guardare al futuro di Milano con responsabilità, senza limitarsi a difendere lo status quo. Serve una visione che corregga gli errori”.