Milano – Per ora le aree a Milano con sfalci ridotti di erba sono 54, ma in futuro cresceranno. Nonostante le polemiche di alcuni cittadini e del centrodestra sull’erba troppo alta, l’assessora comunale al Verde Elena Grandi ieri mattina ha assicurato che l’amministrazione andrà avanti nella direzione intrapresa la scorsa estate, quando il Comune, scientemente, ha deciso di ridurre gli sfalci di erba in 54 aree verdi – tra parchi e giardini – “per aumentare e tutelare la biodiversità”. Una scelta nata dopo un viaggio a Francoforte che Grandi conferma anche alla luce di una ricerca condotta dall’Università Bicocca (team dello ZooPlantLabe) illustrata ieri a Palazzo Marino dal professore di Botanica generale Massimo Labra e dal ricercatore Paolo Biella, entrambi dello stesso ateneo.
Lo studio si è focalizzato sull’analisi degli effetti positivi dell’erba alta nei parchi urbani – attualmente il 9% sul totale delle aree pubbliche a prato – riscontrando un aumento della biodiversità nelle zone non sfalciate, con il 30% di più di insetti rispetto alle aree quelle sfalciate frequentemente. Quali insetti cita la ricerca? Api mellifere, api selvatiche, ditteri sirfidi, altri ditteri e mosche, farfalle, coleotteri, cavallette, cimici. Biella svela che a Milano sono state riscontrate 54 specie diverse di farfalle, un numero significativo per una metropoli.
Non solo. Nelle aree con una maggiore ricchezza e varietà di fiori ed erbe fiorite si evidenzia anche una maggiore presenza di specie di insetti, arrivando anche ad un aumento di oltre il 60%, mentre la presenza di piccoli boschetti urbani stima un +40% di insetti e un aumento della presenza di uccelli. Il professor Labra sottolinea che “nel complesso questo studio dimostra che un regime di gestione meno intensivo di aree verdi tenute in modo informale, con erbe alte, unitamente a ricchezza fiorale e piccoli boschetti, potrebbe effettivamente migliorare la biodiversità degli insetti in contesti urbani promuovendo i servizi ecosistemici”.
L’assessora Grandi, per ora, non si sbilancia su quante e su quali nuove aree a sfalcio ridotto saranno aggiunte alle 54 attuali, ma assicura che “il nuovo Piano di governo del territorio sarà attento al tema della biodiversità. Lo sfalcio ridotto di erba sembra una scelta apparentemente insignificante ma in realtà è importante per il futuro della biodiversità a Milano”.