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Sala cita James Bond: “Terzo mandato da sindaco? Mai dire mai. Sul fumo all’aperto pionieri, qualche multa la stiamo dando”

Il primo cittadino dopo il caso Capodanno: la sicurezza è un diritto dei cittadini e tutto quello che si può fare si farà ma la destra soffia sul fuoco. Area C nel weekend? Non sarà domani ma andiamo avanti

Milano, 16 gennaio 2025 – “Mai dire mai”: il sindaco Giuseppe Sala, dicendosi “un cultore dei film di James Bond" non ha escluso la possibilità di rimanere per un terzo mandato, ricordando che c’è una pellicola "dal titolo 'Never say never again'”. Il primo cittadino, ospite di No stop News a Rtl, si è detto favorevole al terzo mandato sia per i governatori sia per gli stessi sindaci, dicendosi  “d'accordo con Zaia e De Luca, e dico di più: questo limite non dovrebbe esserci per i sindaci". "In Europa - ha aggiunto - nessun Paese ha limiti di mandati per i sindaci, ad eccezione del Portogallo che ha tre mandati. Noi ne abbiamo due. Ma dobbiamo sempre essere speciali? Ci vengono a dire che c'è un'eccessiva concentrazione di poteri...ma va, c'è il Consiglio comunale e il Consiglio regionale, organismi di controllo, ci sono giudici, la Corte dei Conti, e poi il supremo controllore che è l'elettore. Per cui non va bene e ha ragione Zaia: prendere lezioni da chi sta in Parlamento da 30 anni anche no". 

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Giuseppe Sala con la fascia da sindaco di Milano in una foto di archivio

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Sicurezza: “Attenzione alta su nuovi fenomeni”

Sulla sicurezza "bisogna porre attenzione a nuovi fenomeni che vediamo che sia stanno sviluppando e che ci preoccupano" ha detto il sindaco di Milano  Sala, parlando dei fatti di piazza Duomo, con violenze e molestie che sono state denunciate. "Il problema della sicurezza - ha aggiunto - c'è da sempre e in questa fase è più intenso, bisogna capire se ci sono nuove modalità, penso a quanto successo a Capodanno. Non sappiamo se si tratta del fenomeno chiamato taharrush gamea, cioè molestie collettive, ma che sia così o meno sono situazioni che vanno represse e controllate. Sulla sicurezza tutti polemizzano e pochi fanno. Io - ha proseguito - sto cercando di fare assunzioni massicce di vigili e il mio mandato finirà con un record storico di presenze di vigili a Milano. Poi la sicurezza è soprattutto un tema di forze dell'ordine, di prefetto, di questore. Quando il prefetto mi ha detto, prima di Natale, facciamo le zone rosse ho detto proviamo ma nessuno ha la bacchetta magica. La sicurezza è un diritto dei cittadini e tutto quello che si può fare si farà. Ma la destra - ha concluso - soffia sul fuoco".

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"Dell’immigrazione abbiamo bisogno”

“Il punto è, e lo dico a tutti i miei concittadini, noi dell’immigrazione, e dobbiamo farcene una ragione, ne abbiamo bisogno. Nella nostra bella vita, quando andiamo al ristorante, chi sta dietro le cucine? Quando cerchi un infermiere, quando cerchi una badante, quando hai lavori in casa? Mettere tutto insieme non va bene. Il punto è che ciò non deve portare alla rinuncia di vivere in una realtà in cui la gente si sente sicura" ha spiegato Sala. Secondo il sindaco meneghino "Elly Schlein ha ragione su un punto: non si può attribuire tutto al tema immigrazione e che la destra soffia sul fuoco a questo da sempre. Sono nove anni che sono sindaco, me ne sono fatto una ragione. Alla fine è sempre colpa del sindaco, ma io sono qui a impegnarmi perché capisco e non vivo sulla luna. Quando vado al bar, la gente mi parla di sicurezza, mi parla di stadio e se questo è il sentimento chi fa il sindaco deve essere pronto ad ascoltare e a fare delle cose".

Divieto di fumo all’aperto: “Noi pionieri”

Dall'1 gennaio a Milano è scattato il divieto di fumare all'aperto a meno di 10 metri di distanza dalle altre persone. "In questa cosa siamo pionieri, una volta immaginare di non fumare al ristorante era una follia - ha detto il sindaco Beppe Sala  a Rtl -, piano piano ci si arriva, noi andremo avanti". "Il non fumatore ha diritto di non vedersi fumare addosso e di non subire il fumo passivo? Io penso di sì", ha continuato spiegando "come noi qualche multa la stiamo dando ma è anche e soprattutto un fatto culturale". "Noi continueremo a dare delle multe ma è molto un fatto culturale e sono contento che i medici si schierino dalla nostra parte", in questa battaglia. 

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Area C nel weekend: “Non subito ma la via è quella"

Per attivare Area C nel weekend "abbiamo un po’ di problemi tecnici per le autorizzazioni, noi andremo avanti senz’altro. Non sarà una cosa di domani mattina" ha detto Sala, spiegando che queste misure rientrano nel piano a favore dell'ambiente, per ridurre la circolazione di auto e incentivare all'uso dei mezzi pubblici. "La via principale è quella. O si riduce il numero di auto circolanti o non si fa nulla. Il numero di macchine per cento abitanti non sta scendendo. C’è ancora troppa abitudine a usare la macchina ed è un fatto culturale. All’estero si prendono mezzi pubblici con più facilità. La gente ha meno problemi e meno resistenze. Da noi si fa ancora un po’ fatica. Quella è la via. Noi andremo avanti per portare M1 fino a Baggio, M5 fino a Monza, M4 fino a Segrate. Ci vorranno anni sia chiaro". Il sindaco ha concluso ricordando le altre misure che entreranno in vigore come le nuove 450 di taxi attive dalla primavera, la chiusura al traffico privato del Quadrilatero da febbraio, con l'inizio di una fase di due mesi di sperimentazione, oltre a quelle già fatte come le zone 30 davanti alle scuole, "consapevole che non c’è una misura che cambia tutto ma una serie di misure, noi non molliamo su niente". 

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Costo vita, Sala: alzare stipendi, partirei dal settore pubblico

Il successo turistico di Milano, la sua raggiunta dimensione internazionale ha portato con sé l'aumento esponenziali dei costi per i residenti, per chi viene a vive in città. E il primo punto da cui attaccare questa situazione è l'aumento degli stipendi, a partire da quelli dei lavoratori pubblici. "I costi" della città – ha detto Sala – "li controlli fino ad un certo punto. Il problema è che vanno aumentati gli stipendi, io comincerei, francamente, dal mondo del pubblico, quindi insegnanti, forze dell'ordine pubblico e infermieri". Sala ricorda anni fa di essere stato attaccato per aver sollevato la questione. Ma "siccome a me i problemi piace affrontarli, questo è un tema. Quindi, io credo che sia urgente lavorare sulla questione stipendi, iniziando dal settore pubblico".