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Politica

Sottosegretario in Regione: chi sostituirà Lara Magoni? Braccio di ferro in Fratelli d’Italia

Da una parte una candidata spinta da Arianna Meloni, sorella della presidente del consiglio; dall’altra una fedelissima di Carlo Fidanza, uscito rafforzato dal voto europeo

Federica Picchi e Chiara Valcepina

Milano, 28 giugno 2024 – Potrebbe essere Federica Picchi il nome nuovo di Fratelli d’Italia per la Giunta regionale lombarda. Candidatasi alle ultime elezioni Europee senza riuscire ad essere eletta, Picchi potrebbe ora ricoprire quella carica di sottosegretario che Lara Magoni si appresta a lasciare vacante: lei, infatti, le preferenze utili ad entrare nel Parlamento europeo è riuscita a riscuoterle. Il condizionale, però, è d’obbligo perché all’interno di Fratelli d’Italia non c’è unanimità sulla scelta, non ancora.

Muro contro muro

Anzi, a dirla tutta sarebbe in corso un braccio di ferro ai massimi livelli della dirigenza partitica: a sostenere Picchi sarebbe, infatti, Arianna Meloni, sorella della presidente del Consiglio dei ministri, mentre ad opporsi alla sua nomina sarebbe, in particolare, Carlo Fidanza, riconfermato al Parlamento europeo a suon di preferenze: nella circoscrizione nord-ovest ne ha riscosse 50.751 ed è risultato secondo solo a Giorgia Meloni.

Anche per questo l’area che fa capo a Fidanza è uscita rafforzata dal weekend elettorale dell’8 e 9 giugno e ritiene di dover spendere il proprio peso. Secondo indiscrezioni, Fidanza spinge, quindi, per l’ingresso nella Giunta lombarda di Chiara Valcepina, attuale consigliera regionale di Fratelli d’Italia.

Un altro possibile candidato alla carica di sottosegretario è Christian Garavaglia, attuale capogruppo dei meloniani in Consiglio regionale. Ma rispetto ai due nomi già menzionati, il suo sembra più indietro nella griglia anche per via dell’appartenenza all’area di Mario Mantovani, che alle Europee è andata meno bene di altre.

Il nodo deleghe

Al di là del nome resta da capire se le deleghe del nuovo sottosegretario resteranno le stesse fin qui detenute dalla Magoni: Sport e Giovani. Possibile che a queste se ne aggiungano altre, ma la certezza è che il presidente della Regione, Attilio Fontana, non intende fare rivoluzioni: più che di un vero rimpasto, si tratterà di un avvicendamento.

E potrebbero scattare anche dopo l’estate, se è vero che la Magoni ha 60 giorni di tempo per rassegnare le dimissioni dalla Giunta regionale e prendere definitivamente la strada per Bruxelles. Non bastassero le ultime dichiarazioni pubbliche, da più parti si conferma che anche in occasione dell’ultima seduta dell’esecutivo regionale, Fontana abbia confermato la propria fiducia nell’assessore al Welfare, Guido Bertolaso, in modo inequivocabile: se salta lui, salta tutta la Giunta. Questo il senso delle parole proferite dal governatore. Nel caso di un improvviso cambio di orientamento, il primo indiziato all’assessorato al Welfare sarebbe Alessandro Beduschi, oggi assessore regionale all’Agricoltura.