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Attilio Fontana invita Donald Trump in Lombardia: “Venga per le Olimpiadi 2026”

Il governatore sui social “chiama” il quarantasettesimo presidente degli Usa: “Con lui i rapporti fra Italia e Stati Uniti si rafforzeranno ulteriormente”

Milano, 20 gennaio 2025 – Il giuramento del Trump-bis è appena andato in archivio, fra dichiarazioni di investitura divina e propositi quasi bellicosi, che il quarantasettesimo presidente degli Stati Uniti d’America ha già un invito – non formale, ma sicuramente ufficiale, visto l’autore – per una visita in Lombardia.

Attilio Fontana e Donald Trump
Attilio Fontana e Donald Trump

Mano tesa

Il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, nell’augurare “buon lavoro” a Donald Trump, da oggi ufficialmente 47° Presidente degli Stati Uniti d'America, ha infatti lancia anche un invito: “Lo aspettiamo in Lombardia, magari in visita alle nostre Olimpiadi invernali del 2026”, ha scritto l’ex sindaco di Varese sui suoi profili social.

“Le sfide globali – aggiunge, poi, Attilio Fontana - richiedono una leadership forte, responsabile e, soprattutto, concreta. Siamo certi che i rapporti tra Italia e USA si rafforzeranno ulteriormente”. 

L’incontro

È stata una giornata nel segno delle relazioni internazionali quella di Fontana – che ha anche ventilato la possibilità di candidarsi per un terzo mandato, qualora la normativa dovesse venire aggiornata – che ha incontrato l’ambasciatore di Israele in Italia, Jonathan Peled. 

Il governatore della Lombardia, con il sottosegretario Raffaele Cattaneo (delega alle Relazioni internazionali), rinnovando “piena amicizia e costante volontà di collaborazione con Israele”, hanno espresso “grande soddisfazione per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e la liberazione dei primi ostaggi, prigionieri da 15 mesi”.

“L'auspicio e l'impegno comune - ha aggiunto Attilio Fontana - è che questa tregua possa trasformarsi in qualcosa di duraturo. Servono soluzioni coraggiose per perseguire, con determinazione e responsabilità, l’obiettivo di garantire sicurezza e serenità alle popolazioni non solo di quei territori, ma del mondo intero. Oggi come, nel passato, siamo convinti che ogni forma di radicalismo debba essere contrastato e i nostri valori difesi e sostenuti con fermezza”.