REDAZIONE MILANO

Sfregiato dal branco davanti alla stazione di Porta Garibaldi: cinque condannati

Il diciannovenne ucraino, rimasto isolato dagli amici connazionali, era stato violentemente pestato e tagliato con cocci di bottiglia su fronte e mento (una ferita suturata con 80 punti in pronto soccorso). L’incubo era iniziato sul treno di ritorno da una gita a Lecco quando la sua comitiva e un gruppo di giovani egiziani si erano incrociati casualmente

Milano, 20 gennaio 2025– La gup di Milano ha condannato in abbreviato cinque imputati mentre ne ha assolti altri tre per la violenta aggressione subita il 6 agosto 2023 nel piazzale davanti la stazione Porta Garibaldi da un 19enne ucraino Danylo, che riportò un taglio dalla fronte al mento suturato in pronto soccorso con 80 punti. Gli otto imputati, tutti cittadini egiziani, che hanno scelto il rito abbreviato sono stati assolti dall'accusa di rapina. A essere condannati con pene fino a 3 anni, 9 mesi e 20 giorni di reclusione solo per l'accusa di lesioni personali gravi aggravate sono stati  in cinque. Inoltre per come stabilito dalla giudice dovranno versare una provvisionale di risarcimento di 48 mila e 286 euro nei confronti della vittima. Sono stati invece assolti con la formula del non aver commesso il fatto altri tre giovani egiziani. Altri due imputati sono stati rinviati a giudizio.

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Le indagini del pm Leonardo Lesti condotte dalla Squadra mobile di Milano e la Polfer avevano portato nel marzo 2024 ad arrestare, su ordine della gip Rossana Mongiardo, undici uomini di etò compresa tra i 19 e i 26 anni. Era stato ricostruito che il giovane ucraino, mentre era di rientro da una gita a Lecco insieme ad alcuni suoi connazionali, aveva incrociato sullo stesso treno un gruppo di persone di origine nordafricana che senza motivo hanno cominciato a schernire la sua comitiva. Una volta scesi tutti dal treno e giunti nel sottopassaggio ferroviario di Milano Garibaldi, il gruppo di nordafricani ha continuato a infastidire i giovani ucraini fino quando uno di loro ha rubato gli occhiali al 19enne.

Dopo una prima breve colluttazione, conclusasi con la ripresa degli occhiali, i giovani ucraini sarebbero stati attirati in una trappola all'esterno della stazione. Una parte del gruppetto di nordafricani avrebbe anticipato la loro uscita in strada, con l'intento palese di chiamare a raccolta alcuni connazionali che si trovavano tra il piazzale stesso e piazza Gae Aulenti. Una volta uscito il gruppo dei giovani ucraini, gli aggressori, giunti nel frattempo alla spicciolata nel piazzale, si sarebbero preparati all'assalto sfilandosi le cinture dei pantaloni e recuperando bottiglie di vetro dai cestini che hanno rotto per renderle armi da taglio. Da lì a poco si sarebbe scatenata l'aggressione da parte degli indagati che hanno cominciato a colpire violentemente il 19enne rimasto isolato. Nell'aggressione, uno degli imputati, utilizzando verosimilmente un frammento di vetro lo ha gravemente ferito al volto. Durante il pestaggio parte degli aggressori avrebbero anche derubato il giovane ucraino del borsello in cui erano riposti alcuni effetti personali, tra cui lo smartphone e il portafogli. Da qui l'accusa di rapina caduta nel giudizio abbreviato.