Milano, 3 novembre 2013 - Terremoto in casa Milan. Dopo la pesante sconfitta di ieri sera con la Fiorentina, anche la proprietà si muove per capire le cause e origini di un inizio stagione fallimentare. Silvio Berlusconi, tramite la figlia Barbara, colpevolizza l'operato gestionale del club. Una mancata programmazione, un'assenza, a differenza di altre squadre italiane, di una moderna rete di osservatori che vada a caccia dei migliori talenti prima che diventino top player, e una campagna acquisti e cessioni estiva sbagliata e che non ha tenuto conto delle indicazioni della proprietà, questi gli errori secondo il patron.

Come mai, è la domanda che si pone la famiglia Berlusconi, altre squadre italiane, come Fiorentina e Roma ad esempio, che non spendono più del Milan, dimostrano invece in campo un gioco migliore e una squadra più competitiva? Nelle ultime due campagne acquisti, è la convinzione della proprietà, il Milan non ha speso poco, ma ha speso male. In settimana sarebbero in programma altre riunioni per analizzare nel dettaglio i problemi e per tentare di rilanciare il Milan nonostante questo disastroso inizio di stagione.

Un attacco a tutto l'assetto rossonero. Da Galliani a Braida, passando per Allegri (che nonostante la conferma a guida tecnica del club, non ha mai riscosso le simpatie del presidente). Ma è soprattutto l'ad rossonero a uscire trafitto dalle parole della proprietà, perchè sarebbe colpevolizzato di aver usato in modo sbagliato le liquidità messe a disposizione dalla famiglia Berlusconi e quindi responsabile del tracollo della squadra (lontana 16 punti dalla zona Champions e a sole tre lunghezze dalla retrocessione). E Barbara, precisando di non aver "mai chiesto il cambiamento dell'ad Adriano Galliani'', ha però spiegato di aver "chiesto semplicemente un cambio di filosofia aziendale per il Milan''.