Fischi a San Siro, tifosi ingiusti

Fischiare! Ho sempre desiderato ficcarmi due dita tra le labbra come faceva il Trap e tirare uno di quei sibili tremendi che si sentono anche a Boffalora. Invece non ho mai imparato… Un conto, però, è fischiare un cantante rock o una bella ragazza, un altro è fischiare la propria squadra di Cesare Paroli

Milano, 27 ottobre 2015 - Fischiare! Ho sempre desiderato ficcarmi due dita tra le labbra come faceva il Trap e tirare uno di quei sibili tremendi che si sentono anche a Boffalora. Invece non ho mai imparato… Un conto, però, è fischiare un cantante rock o una bella ragazza, un altro è fischiare la propria squadra. Si fischiano gli avversari, ma la propria squadra si applaude sempre, anche quando perde, anche quando va in serie B. I più maturi ricorderanno che quando il Milan, per ben due volte, è disceso agli Inferi della serie cadetta (la prima per il Totonero, la seconda per la propria ignavia), San Siro era sempre pieno come se i rossoneri giocassero contro Barcellona e Manchester United e non invece contro Spal e Varese. Oggi, purtroppo, non è più così. Gli stadi sembrano deserti africani e ormai si fischia a prescindere.

Perché? Potremmo scomodare i guru della sociologia, ma la spiegazione non cambia nulla: il tifoso che ieri s’identificava con i suoi idoli, sposandoli nel bene e nel male, oggi probabilmente li odia e cerca il benché minimo pretesto per divorziare dandogli addosso appena può. Il risultato? Si è perso il gusto della partita, del tifo da bar, delle discussioni appassionate in ufficio. Se una squadra perde diventa una tragedia greca e bisogna cercare i colpevoli per fucilarli. Tutti d’accordo: il Milan non è più QUEL Milan! L’età dell’oro è finita, l’impero è caduto, siamo vittime delle invasioni barbariche. Prima o poi risorgerà? Forse, nulla è scritto, tutto è in evoluzione. È ancora una squadra da terzo posto? Ma sì, perché no? Basta che tutte le altre concorrenti cedano al momento giusto… Il futuro incerto esso è, diceva mastro Yoda. Soprattutto quando è legato a un certo mister Bee il quale ha fatto perdere le sue tracce, ma che si spera si riappalesi entro la fine dell’anno… 

di Cesare Paroli