Milano, 30 ottobre 2024 – Per far sì che la ferita del derby d'Italia bruciasse un po' di meno, all'Inter serviva non sbagliare ad Empoli. I giorni di delusione, di analisi, sono terminati una volta messo piede al Castellani. Il 3-0 ha scacciato, almeno per ora, i fantasmi di un primo allungo partenopeo. Restano quattro i punti che distanziano i nerazzurri dal Napoli capolista, a due giornate dallo scontro diretto del Meazza.
In mezzo c'è il Venezia, sempre a Milano, contro cui Inzaghi potrebbe attuare quel turnover parzialmente rinviato stasera.
Per evitare di allargare la forbice rispetto alla capolista, infatti, il tecnico si è presentato in Toscana con pochi cambi e azzeccando la scelta dell’ultim’ora (rispetto alle indicazioni della vigilia). Niente conferma per Zielinski in regia, meglio riportare Barella davanti alla difesa, con Frattesi mezzala e il polacco inizialmente in panca. A risolverla sono proprio gli azzurri, con una doppietta per l'ex di turno, con un assist il vice-capitano (serve lui il pallone del 3-0 a Lautaro).
Chiaramente non sarebbe stata la stessa partita se Goglichidze non si fosse fatto cacciare alla mezz'ora per un intervento su Thuram da rosso diretto. Fino a quel momento per l'Inter era risultato molto complicato superare le ordinate linee empolesi, difficoltà protratta fino all'intervallo. Superata l'impasse della parità, tutto è risultato più semplice.
Tra le ottime notizie per Inzaghi, l'inoperosità di Sommer (che veniva da quattro gol presi con la Juventus), il ritorno a bersaglio di Lautaro e l'esordio in nerazzurro di Palacios, che ha disputato i suoi primi minuti nella nuova realtà.
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