L'omaggio migliore a Gigi Riva lo confeziona Lautaro Martinez. Il bomber dell'Inter, nel giorno in cui il calcio mondiale perde una leggenda come Gigi Riva, segna la storia nerazzurra regalando in pieno recupero della finale l'ottava Supercoppa Italiana al club. L'argentino buca la resistenza del Napoli dopo una partita certamente meno brillante rispetto alla semifinale contro la Lazio. Tre giorni dopo lo show coi biancocelesti, la squadra di Indaghi (quinto trionfo da allenatore nella manifestazione, nessuno come lui) vince in modo differente.
Manca di precisione in un primo tempo nel quale costruisce occasioni e ne concede zero. Tiene in partita un'avversaria che mostra tutto l'orgoglio dei campioni d'Italia, ridotti all'osso dalle assenze, costretti in dieci nella ripresa per un ingenuo doppio giallo a Simeone. La terza Supercoppa Italiana in fila, primo trofeo da capitano per Lautaro, dovrà essere la spinta per la corsa scudetto. "Abbiamo fatto una grande gara con la Lazio e stavolta abbiamo faticato, ma l'importante è aver vinto il trofeo per il terzo anno consecutivo: sono orgoglioso della squadra", dice il Toro nel giorno in cui raggiunge Christian Vieri a quota 123 gol con l'Inter.
Insieme ai compagni tornerà in campo domenica prossima a Firenze in una complicata trasferta da affrontare senza gli squalificati Calhanoglu e Barella, un esame tosto a cui i vice campioni d'Europa potrebbero arrivare con quattro punti di ritardo dalla Juventus, qualora i bianconeri dovessero vincere nelle ore precedenti con l'Empoli. Il successo di Riyadh non potrà bastare, a fine stagione, per avere un segno positivo nei giudizi. Il vero obiettivo, dichiarato, è mettersi al petto la seconda stella ed è a quello che il gruppo deve mirare da oggi in poi.
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