
Luciano Spalletti pensieroso (Newpress)
Milamo, 12 maggio 2018 - Difficile, per Luciano Spalletti, commentare quanto accaduto ieri sera contro il Sassuolo, ma l’allenatore nerazzurro prova a dare una sua versione. «Non siamo stati bravi ad incastrarci sulle loro palle recuperate e sulle verticalizzazioni su Politano e Berardi – dice il tecnico -. Con gli esterni larghi avevano spesso la possibilità di creare superiorità numerica, non siamo riusciti a recuperare velocemente e abbiamo dovuto faticare, sprecare energie nel cercare di riabbassare la squadra. Nel secondo tempo ci siamo messi meglio tatticamente, ma abbiamo preso il 2-0 e i giocatori hanno perso equilibrio. La squadra ha messo in campo la voglia di recuperare, ma è venuto fuori il risultato che è figlio di errori nostri perché poi di occasioni ne abbiamo avute tante».
A quanto pare, il Sassuolo ha giocato alla morte anche per le tante voci di goleada che si erano sentite in settimana e che non solo non si sono concretizzate, ma hanno creato un effetto boomerang. «Non credo sia dipesa da questo la loro partita – dice ancora Spalletti -. Si sono comportati bene, al di là di qualche episodio quando sono rimasti a terra, ma finché glielo fanno fare fanno bene anche a comportarsi così. Gli facciamo i complimenti per aver vinto una partita difficile e importante. Per il loro blasone rimane il fatto di aver vinto a San Siro con l’Inter, probabilmente sono arrivati qui con le migliori condizioni mentali dopo la salvezza raggiunta». Per una volta, ed era già accaduto proprio all’andata contro il Sassuolo, sul banco degli imputati sale Mauro Icardi. A Reggio Emilia aveva fallito un rigore e due comode chances, ieri ne ha sbagliate almeno tre molto semplici. «Parlerò con la società - ha detto lui -. Se è il bene dell’Inter che io resti, allora rsterò. Altrimenti andrò via». «Non è mai colpa di un calciatore solo – commenta Spalletti -. Noi siamo passati in svantaggio con il gol di Politano, ma c’era tutto il tempo per fare le cose con calma e prendere la partita in mano. Con il possesso palla li avremmo costretti a fare fatica. Loro hanno davanti due calciatori veloci che hanno ripartenze di cento metri nelle gambe. C’è stata anche un po’ di casualità in quanto successo ma è inutile dire che non ci è girata bene perché in alcuni momenti abbiamo fatto confusione. Si è visto il tempo scorrere e non credevamo ci fosse possibilità di organizzarci, invece c’era tutto il tempo possibile. Loro hanno giocato tutti una buona partita, Consigli ha fatto due o tre buoni interventi perché è un portiere di assoluto valore».
Il tecnico non vedrà Crotone-Lazio. «Devo viaggiare, sono a un evento di beneficenza. Ci tengo molto», sottolinea. Un successo dei biancocelesti negherebbe aritmeticamente la zona Champions ai nerazzurri. «Diciamo che il voto finale – conclude Spalletti – va meno bene di quanto ho detto alla vigilia, perché questa sconfitta pesa. Per me abbiamo comunque giocato una buona partita e i giocatori hanno dato cuore e gambe. Magari non ragionando troppo con la testa»