La medicina dell'Inter, dopo la sconfitta in Supercoppa, è una vittoria di misura a Venezia. Ci pensa Darmian, ribadendo a rete al quarto d'ora dopo una grande parata di Stankovic su Lautaro Martinez. Un gol e tre punti che pesano tantissimo. I nerazzurri sono gli unici, tra i reduci dal torneo in Arabia, a strappare il successo nel fine settimana di campionato. Lo 0-1 del Penzo arriva senza sei titolari dal 1', di cui tre non convocati (Acerbi, Calhanoglu e Mkhitaryan i cui tempi di rientro sono da valutare) e altrettanti inizialmente in panchina (Pavard, Dimarco e Thuram) che entrano solo nel secondo tempo. I campioni d'Italia hanno due partite da recuperare e una di queste sarà mercoledì sera al Meazza contro il Bologna, ma Inzaghi non può fare grandi calcoli nello stilare la formazione. Forse, senza l'impegno ravvicinato, avrebbe schierato dal 1' almeno Dimarco, che diversamente da Pavard e Thuram non aveva infortuni pregressi da smaltire. Nell'emergenza, il tecnico ha testato la solidità di tanti giocatori meno utilizzati. In primis Asllani in regia, protagonista nell'azione del gol decisivo con un perfetto lancio per Lautaro. Bene anche Carlos Augusto a sinistra, meno Taremi, poco preciso nei sedici metri finali. Tra i più attesi, dopo i rumors di mercato che lo vogliono corteggiato dalla Roma, Frattesi subentra nel secondo tempo e non riesce a sfruttare due palle gol, il che permette al Venezia di restare in gara, sfiorando il pari con Busio (palo) e Pohjanpalo (tiro centrale). Scampati pericoli che rendono ancora più prezioso il successo dell'Inter in laguna.
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