
Matteo Mantuano
Milano - Metti la “vocazione“ ritrovata per il fischietto da una parte, il talento di una giovane promessa dall’altra. Aggiungi entusiasmo, sacrificio, un pizzico di coraggio ed ecco la svolta epocale, cui in pochi credevano: la figura dell’arbitro-calciatore. Il sogno lungo quindici anni da pochi giorni è diventato realtà. Ed è bello che a realizzarlo per primi dopo un percorso condiviso in ambito federale, siano stati dei ragazzi neppure maggiorenni, spinti dalla comune passione per il pallone. E pensare che, quando nell’agosto del 2006 l’allora commissario straordinario dell’Aia Luigi Agnolin lanciò un’ipotesi su cui lavorare, ovvero "il doppio tesseramento per ragazzi che giocano a livello di settore giovanile che potesse consentire anche di provare l’attività arbitrale", il progetto venne accolto con non poco scetticismo. Ma lo scorso luglio, il neopresidente dell’Aia Alfredo Trentalange, ha rispolverato dal cassetto la vecchia idea. Anche perché, complici la pandemia, i minimi rimborsi e i ripetuti episodi di violenza, negli ultimi anni si sono persi per strada tanti “fischietti“.
Così da settembre l’Aia, in collaborazione col Settore Giovanile Scolastico della Figc ha lanciato la campagna di reclutamento di nuovi arbitri per sopperire alle gravi carenze d’organico, che hanno costretto soprattutto in avvio di stagione a rinviare un buon numero di gare anche in Lombardia. Qui però la novità più importante, perché non si cercavano solo nuovi direttori di gara cui affidare la “missione“: si dava la possibilità anche ad adolescenti di età compresa fra i 14 e i 17 anni di arbitrare e allo stesso tempo rimanere tesserati per la propria società e quindi poter giocare. Ovviamente evitando un ipotetico conflitto d’interessi, quello di dirigere partite relative ai gironi dove fosse presente la squadra del ragazzo.
Una bella scommessa, insomma. All’appello hanno risposto un buon numero di ragazzi e ragazze, in 37 si sono iscritti ai corsi della sezione di Milano (superando le prove finali, fra tema, quiz tecnici e colloquio orale), compresi due giovanissimi calciatori. Uno di questi, Matteo Mantuano, classe 2007, tesserato con il GS Villa (partecipante al campionato Giovanissimi Regionali under 15) lo scorso weekend ha coronato il suo piccolo grande sogno, proprio in concomitanza con la ripresa dei tornei: il sabato è sceso in campo con fischietto e cartellini per il debutto assoluto come arbitro e meno di ventiquattro ore dopo era con la maglia bianconera del GS Villa per un match di vertice del suo campionato.
Emozioni diverse, vero, ma piacevolissime. Perché comunque la prima volta da direttore di gara non si scorda mai: ore 17.15 di sabato, la partita è Leone XIII-Sedriano, campionato Giovanissimi Provinciali under 14. Praticamente coetanei di Matteo, che da poco ha spento le quindici candeline. Lui, tranquillo, arriva al campo accompagnato dal “Tutor“ (sarà così per le prime tre partite per accelerare il percorso di crecita): si sente subito a suo agio, fra riti pre-gara e legame con i partecipanti perché (e aveva ragione Agnolin) chi come lui gioca è avvantaggiato dal fatto di muoversi fra 22 calciatori che rincorrono il pallone. Sa come e dove piazzarsi, “il palcoscenico“ gli è quasi familiare. Infatti l’approccio del debuttante Matteo è molto sereno, come il ruolo gli richiede: gestisce la partita sotto l’aspetto tecnico e disciplinare senza troppi problemi. Il risultato resta in bilico fino all’ultimo istante, e infatti gli ospiti pareggiano nei minuti finali del recupero a seguito di un calcio di punizione indiretto in area assegnato per una infrazione del portiere di casa. Arriva il triplice fischio, l’occhiolino del papà presente in tribuna, la doccia veloce, il referto da completare. Nessuna dichiarazione,lo vieta il regolamento. Ma è già tempo di concentrarsi sull’impegno del giorno dopo: ritrovo domenica mattina alle 7.45, c’èla sfida al vertice fra GS Villa e Schuster. Sarà stanco Matteo? Macchè. Subito in campo come esterno destro e dopo pochi minuti un’altra grande gioia per il giovanotto giànelmirino di club professionistici, il primo gol in campionato che spalanca le porte della vittoria (3-1 finale) alla formazione bianconera. Il lungo, bellissimo weekend è terminato. Si torna a scuola. E poi ad allenarsi. C’è un altro fine settimana in arrivo e un’altra doppia emozione da vivere.