LUCA MIGNANI
Milan

Bayer Leverkusen-Milan 1-0, il Diavolo rinvia la (ri)nascita europea

Ai tedeschi basta il gol di Boniface, ma nella ripresa la squadra di Fonseca sfiora il pareggio

GERMANY SOCCER

Tijjani Reijnders esulta dopo la rete

Milano, 1 ottobre 2024 - Milan ancora a zero punti in Champions League: dopo il ko contro il Liverpool arriva quello col Bayer Leverkusen. Tutt'altra musica, l'1-0 firmato Boniface rispetto al tris incassato dai Reds. Ma, in Europa, proprio la musica non è ancora quella giusta. Fonseca deve inizialmente rinunciare a Morata: questa volta vince la borsite, quanto meno fino al 17esimo della ripresa. Dunque niente 4-2-4, si torna al 4-2-3-1 con Reijnders (e non Loftus-Cheek) in appoggio ad Abraham. Il piano partita è però copia-incolla rispetto a quello visto con l'Inter.

Pulisic, Abraham, Reijnders e Leao sono alti e stretti senza palla, per chiudere i varchi centrali ai campioni di Germania. Xabi Alonso, però, vede e provvede: gira al largo e dunque allarga sugli esterni che dutettano ben bene con i trequartisti del 3-4-2-1 marchio di fabbrica della casa. Così, inizialmente, è quasi solo Bayer.

Tanto che Boniface prima timbra, ma il Var induce ad annullare per fuorigioco. Poi, però, passa alla cassa: è il sesto della ripresa, è il frutto di una super-combinazione Garcia-Grimaldo, con Maignan a dire di no a Frimpong per poi abdicare. Qui, però, il Milan cambia. Prende metri su metri. E inizia a martellare. Il conteggio dei tiri, all'intervallo, era 10-1 per i tedeschi. Si chiude 16-15 per i rossoneri. Morata entra al posto di Abraham e fa il diavolo a quattro: sfiora il gol di testa, poi mette fuori la ribattuta sulla traversa di Theo Hernandez.

Non basta l'orgoglio della ripresa, miscelato a qualche buona idea che torna a rivedersi dopo un primo tempo di marca tedesca e di grande sofferenza. Non basta ancora per muovere la classifica in Champions. In Serie A, i rossoneri sono rinati: tre vittorie nelle ultime tre partite. In Europa, tocca aspettare il 22 ottobre contro il Brugge. Le premesse (della ripresa) ci sono tutte.

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