LUCA TALOTTA
Milan

Coppa Italia, Milan-Lazio vale una stagione: Kessie e Bakayoko osservati speciali

Dopo il bruttissimo gesto della maglia di Acerbi, tutti gli occhi su di loro

Kessiè e Bakayoko mostrano alla curva la maglia di Acerbi (Newpress)

Milano, 24 aprile 2019 - Un Milan  che ha paura e un allenatore che giura fedeltà pur ammettendo l'incontro con il re dei procuratori. Milan-Lazio di stasera vale molto di più di una semplice finale di Coppa Italia: dalle parti di Milanello è chiaro che la considerazione del tecnico presso i tifosi inizia a tremare. Il pari di Parma ha rimesso in discussione il quarto posto e se è vero che Lazio e Roma non ne hanno approfittato, è altrettanto vero che ora a fare paura è l'Atalanta.

La sfida di stasera per Gattuso sarà l'ennesimo banco di prova: «E' un periodo che alterniamo buone partite ad altre meno buone - l'ammissione del tecnico calabrese - dobbiamo trovare continuità di gioco e non regalare nulla agli avversari. In questo momento voglio vedere la bava alla bocca». Come fare Sicuramente dimenticando quanto di peggio messo in mostra a Parma: «Non è un problema di modulo, ma di come scendiamo in campo. Abbiamo regalato il primo tempo sabato, ci dobbiamo rifare». Magari evitando di cercare alibi e spingendo subito sull'acceleratore: «Come siamo stanchi noi, lo sono anche gli altri perché il campionato è molto faticoso - prosegue Gattuso - giochiamo in casa, ci saranno tanti tifosi. Due settimane fa ci sono state tante polemiche, deve essere uno spot del calcio italiano». Quello che preoccupa è però che ci sia la concreta possibilità di rivedere in campo un Milan impaurito, come quello che sabato si è rintanato nella sua aria di rigore a farsi schiacciare dal Parma nella strenua difesa di un solo gol di vantaggio: «Speriamo di non sbagliare la partita e regalare una grande gioia ai tifosi». Anche Gattuso appare senza certezze: serve un Milan diverso e serve subito, perché il tempo stringe. E per far sentire la vicinanza a squadra e tifosi ieri a Milanello era presente tutta la dirigenza milanista (Leonardo, Maldini e Gazidis).

Chiaro  che il quarto posto vale molto di più che vincere la Coppa Italia, ma il Milan ha l'obbligo morale di provarci. Gattuso ha tutti a disposizione compreso Paquetà, pronto a tornare in campo dopo il recente stop per infortunio («Ci sta che possa partite titolare»). Con lui in campo al fianco di Bakayoko e Kessié, Calhanoglu tornerà nel trio offensivo con Suso e Piatek. Anche se sul piatto c'è sempre quella cena con Mendes e la possibilità di un addio a fine stagione: «Ci vediamo spesso, mi piace la buona cucina e parlare di calcio - l'ammissione di Gattuso, che poi nega ci sia la possibilità di dire addio al Milan a giugno per andare al Newcastle - voci infondate. Ripeto, con Mendes c'è solo una grande amicizia». Tra due mesi, come ha sempre ripetuto Rino, sapremo.