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Sergio Conceicao e Tijjani Reijnders in conferenza stampa a Rotterdam
Milano, 11 febbraio 2025 - “Gimenez, Joao Felix, Leao, Pulisic partiranno dall'inizio tutti e quattro? Abbiamo più di quattro attaccanti, abbiamo quindici giocatori di movimento oltre a Camarda e Bartesaghi”. Conceiçao dribbla subito la domanda sui fantastici quattro, alla vigilia di Feyenoord-Milan in programma domani alle 21 al De Kuip, per l'andata dei playoff di Champions. Tante assenze tra i rossoneri: Musah (squalificato), Loftus-Cheek (infortunato), Bondo, Sottil, Jimenez, Jovic (non in lista), oltre al lungodegente Florenzi. “Anche i nostri avversari che avranno anche un nuovo allenatore (separazione ieri con Prisk, ufficializzato oggi il traghettatore Bosschaart). Il nostro lavoro è questo: trovare soluzioni. Leao? È a disposizione, ultimamente è partito dalla panchina per mia scelta. Quando è entrato ha fatto molto bene, così come la squadra”. Ancora sui singoli: “Reijnders? Grandissimo, come tutti gli altri. Ha qualità, tanta. Ed è un bravissimo ragazzo, con tanta voglia di imparare e crescere. Rappresenta al meglio come gli altri questo grande club. Gimenez? Per lui è una partita speciale, ma lo è per tutti: siamo qui per colpa nostra, avremmo potuto essere già agli ottavi. Ci prendiamo questa responsabilità e pensiamo a vincere”. Sempre sull'attaccante messicano e sul reparto offensivo: “Santiago lo seguivo da anni, sta crescendo, è giovane e ha tanta strada da fare, ma è già di un grandissimo livello. Se segna è per il lavoro di tutta la squadra che deve essere equilibrata. È un discorso che vale per tutti, non solo per gli attaccanti”. Ibrahimovic ha affermato che ora, dopo il mercato, l'allenatore ha a disposizione due squadre, in pratica: “Di più, c'è anche tutto il settore giovanile. Abbiamo soluzioni, comunque”, la battuta del portoghese. Che dribbla, a suo modo, anche l'ultima domanda: “Se mi vedo al Milan a lungo? Questione di risultati, l'allenatore ha sempre i bagagli pronti. Guardo il presente. Ma non sono preoccupato. Al Porto mi avevano detto che sarei rimasto qualche mese e sono rimasto sette anni”. In conferenza anche Reijnders, per la prima volta in patria da avversario: “Sono migliorato nei gol e negli assist, sto crescendo così come tutta la squadra. Mi rendo conto dei miei progressi, ma sono concentrato sulle partite che ho di fronte. Mio padre mi ha sempre detto che bisogna restare umili e comportarsi come le persone normali”.
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