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Milan

Milan, voglia di rivincita dopo il ko con il Chelsea. Pioli: "Grande forza mentale"

Il Diavolo deve mettere da parte al rabbia per il discutibile arbitraggio e preparare al meglio la trasferta di domenica sera a Verona contro l’Hellas

La delusione di Giroud e compagni

La delusione di Giroud e compagni

Milano, 12 ottobre 2022 - Cancellare e ripartire, canalizzare la rabbia in voglia di vincere senza recriminazioni: è questo il mantra in casa Milan dopo l’amaro ko in Champions League di ieri sera contro il Chelsea. Sul banco degli imputati, ovviamente, ci è finito il direttore di gara Siebert, reo non solo di aver concesso ai Blues un rigore inesistente ma anche di aver espulso Tomori dopo appena 17 minuti di gara, usando poi un metro di giudizio particolarmente rigido nella gestione dei cartellini gialli.

Mezzo pieno

E’ giusto concentrarsi però sugli aspetti positivi emersi dalla sfida di San Siro di ieri sera: ciò che spicca è sicuramente la grande forza mentale che il gruppo rossonero ha mostrato anche nei momenti più difficili, come sottolineato dallo stesso Pioli a fine gara. "Dobbiamo essere forti e trasformare questa rabbia in energia positiva" le parole dopo Milan-Chelsea di Sandro Tonali, decisamente arrabbiato per il pessimo arbitraggio di Siebert nella sfida di ieri sera a San Siro. E’ da qui che il Diavolo deve ripartire per preparare al meglio la trasferta a Verona contro l’Hellas che attende la squadra domenica sera. Una partita da non sottovalutare soprattutto perché i gialloblù avranno una nuova guida in panchina e, possibilmente, nuove motivazioni. Prima dell'impegno di Champions League contro la Dinamo Zagabria passeranno due settimane, il tempo giusto per recuperare pedine preziose in rosa (eccezion fatta per i lungodegenti Calabria, Florenzi e Ibra) e caricarsi a dovere verso il primo dei due match chiave per puntare ancora alle qualificazioni agli ottavi di finale. Il difensore danese, così come Maignan e De Ketelaere, che potrebbero essere pronti proprio per il match casalingo contro il Monza di Berlusconi e Galliani del 22 ottobre.

Scaroni

Paolo Scaroni, Presidente del Milan, è intervenuto al dibattito pubblico sulla realizzazione del nuovo stadio di Milano che il club rossonero ha intenzione di costruire con l'Inter in zona San Siro: “C’è una competitività incredibile nel mondo del calcio in Europa: i due club milanesi vogliono continuare ad essere leader nel calcio europeo. Non è sufficiente esserlo in Italia, vogliamo che Milano giochi un ruolo rilevante nel calcio europeo. Ma è difficile senza mezzi economici competere a quei livelli. Quando abbiamo affrontato il progetto stadio, abbiamo affrontato tutte le ipotesi tra cui ristrutturarlo. Abbiamo analizzato la situazione con esperti e tecnici di stadi, una delle ragioni per cui abbiamo deciso di non ristrutturarlo era che non sarebbe mai diventato quello stadio che questi anni richiedono per club come i nostri. San Siro così com’è non poteva essere ristrutturato per la terza volta, questa ipotesi quindi l’abbiamo scartata". Sul nuovo stadio di Milano, il presidente ha confermato: "Abbiamo messo a lavorare i nostri esperti, ipotizzando un nuovo stadio sempre a San Siro che risponda a tutti i requisiti economico-finanziari. Abbiamo in mente 1,3 miliardi di investimento, cifra importante che spenderemmo su suolo pubblico con un capitale che sarebbe estero, visto che i due nostri club sono di proprietà estera. E continueremo ad avere, mentre si costruisce lo stadio, una attività agonistica che consentirà di continuare ad avere ricavi e continuare a mantenere Milano come capitale del calcio italiano".