GIULIO MOLA
Milan

Liti, scontri e aggressioni a poliziotti e arbitri: il Conçeicao furioso pronto alla rissa col sigaro in bocca

Il confronto fisico sfiorato col capitano rossonero Calabria alla fine della partita col Parma è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi. Ecco una “rassegna” che ha visto protagonista il tecnico portoghese con i campi di calcio trasformati in ring di pugilato

Fumantino, ma anche leale e schietto: sono i tratti principali del carattere dell'allenatore rossonero

Fumantino, ma anche leale e schietto: sono i tratti principali del carattere dell'allenatore rossonero

Milano, 26 gennaio 2025 – Irascibile, deciso, nervi sempre tesi, uno che si lascia coinvolgere nella rissa. Eppure tremendamente leale e schietto. Da calciatore era la fantasia del dribbling a mettere in difficoltà i terzini avversari, adesso da allenatore cerca di lavorare a modo suo sulla testa dei giocatori. Il sigaro si accende quando lui si rilassa, ma la tensione accompagna di frequente le sue giornate in panchina. Chi è davvero Sergio Conceição? Da allenatore del Milan abbiamo imparato a conoscerlo all’inizio dell’anno: la capacità di vincere le partite impensabili e il raptus nello spogliatoio e un televisore distrutto davanti ai giocatori allibiti. Vero, nel giorno dell’Epifania, Sergio Conceição si porta a casa la Supercoppa Italiana, conquistata nel derby contro l’Inter a Riyad. Una partita rocambolesca, eccezionale, che sembrava finita. E invece... no. L’ex allenatore del Porto si scatena dopo la vittoria: le immagini delle lacrime, degli abbracci e del sigaro fumato negli spogliatoi le abbiamo viste tutti. Ma il mister portoghese era furioso già all’intervallo. Lo ha raccontato lui stesso: sopraffatto dalla rabbia, avrebbe distrutto un televisore a Riyadh.

Concentrazione o rabbia? Un momento di "raccoglimento" di Conçeicao colto durante la partita col Parma a San Siro
Concentrazione o rabbia? Un momento di "raccoglimento" di Conçeicao colto durante la partita col Parma a San Siro

Intemperanze

Nella carriera da allenatore non sono mancati episodi poco piacevoli che hanno visto Sergio Conceição coinvolto, a cominciare dalla rissa sfiorata con Eusebio Di Francesco nel febbraio del 2019: e frecciate nel dopo-partita: nel corso della partita tra Roma e Porto ci fu un duro faccia a faccia tra i due allenatori: Conceição (che da ex laziale quella partita evidentemente la sentiva parecchio) aggredì verbalmente Di Francesco perché la Roma non restituì il pallone su un infortunio occorso a Brahimi. 

La felicità per la supercoppa conquistata contro l'Inter a Riyadh, ma il giorno della partita il coach portoghese avrebbe distrutto un televisore dalla rabbia
La felicità per la supercoppa conquistata contro l'Inter a Riyadh, ma il giorno della partita il coach portoghese avrebbe distrutto un televisore dalla rabbia

Questioni di carattere

In realtà, come fece notare l’allenatore giallorosso, era stato il Porto a rimandare in campo Brahimi ancora zoppicante. Di Francesco nel dopo-partita scherzò sull’episodio: "Il confronto con Conceiçao ha dato la carica alla squadra? Se è così lo rifacciamo anche alla prossima. Quando si dice qualcosa di troppo non mi piace, sono sempre molto educato. Non mi è piaciuto un determinato modo di fare e ci siamo confrontati. Ma è tutto finito lì”. Anche Conceição parlò dell’episodio in conferenza stampa : “Cosa è successo? Niente di speciale. C’era un giocatore per terra, la Roma ha proseguito l’azione mentre noi nell’occasione prima avevamo buttato fuori la palla. Lui si è arrabbiato, io anche ma poi mi sono andato a scusare". 

Nel 2021

Altro episodio molto discutibile nel marzo del 2021. Conceiçao, reduce dalla qualificazione ai quarti di finale di Champions ai danni della Juve, perse le staffe in campionato sul campo del Portimonense dove fu espulso nel corso della sfida che il suo Porto vinse in trasferta, per 2-1. L’allenatore del Porto fu cacciato dall’arbitro insieme al collega Paulo Sergio per un battibecco in occasione del raddoppio della formazione di Conceiçao al 67’: uscendo dal campo i due allenatori se ne dissero di tutti i colori, venendo quasi alle mani. Soltanto l’intervento del quarto uomo, di altri membri dello staff seduti in panchina e di qualche giocatore impedì che si arrivasse al contatto fisico. Un po’ come accaduto con Calabria. 

Con Calabria uno scontro verbale e fisico che solo per un soffio non è finita in rissa vera e propria
Con Calabria uno scontro verbale e fisico che solo per un soffio non è finita in rissa vera e propria

L’alterco con la Policìa

Ma ancor peggio è andata nel marzo del 2024 quando Sergio Conceiçao è stato denunciato per aver aggredito un arbitro, il sindaco di Cartaya (cittadina della provincia di Huelva) e due poliziotti. Un episodio molto grave, riportato dalla stampa spagnola, avvenuto a margine di un torneo giovanile, la Ganaforte Cup, che riunisce le rappresentative dei principali club europei. E proprio durante la finale fra Porto e Siviglia, il tecnico dei Dragoes avrebbe iniziato a insultare l’arbitro dagli spalti, venendo fermato dal servizio di sicurezza durante un tentativo di invasione. La discussione sarebbe proseguita al termine dell’incontro, quando Conceiçao avrebbe affrontato direttamente il direttore di gara. In mezzo alla mischia, per placare gli animi, anche il sindaco di Cartaya (la cittadina dove si stava giocando), Manuel Barroso, a sua volta, come riportato sempre dai media iberici, insultato e aggredito da Conceiçao.

“Voleva uccidermi”

L’arrivo della Guardia Civil non sortì l’effetto desiderato: sarebbe infatti scoppiata una rissa tra tifosi che avrebbe coinvolto anche gli agenti: "Volevano aggredire l’arbitro – raccontò il sindaco di Cartaya –, mi sono messo in mezzo e mi hanno spinto, preso per il collo, con atteggiamento arrogante. Poi ho scoperto che in mezzo c’era l’allenatore del Porto. Gli ho detto “non ti vergogni?”, ma lui ha continuato minacciando di uccidermi. Ho presentato denuncia a livello personale...».