Milano, 30 gennaio 2025 - Alvaro Morata in direzione Galatasaray, Santiago Gimenez in direzione Milan. Il mercato rossonero è a un passo dalla svolta attesa. Non senza sorprese. Trattative avanzate, infatti, per il passaggio del capitano della Spagna, arrivato a Milanello soltanto in estate, al club turco: il nodo nella formula, prestito oneroso o cessione definitiva, si potrebbe chiudere con un prestito con obbligo di riscatto.
Nel contempo, nuovi contatti con Rafaela Pimenta, agente di Gimenez: per il 23enne è pronto un contratto triennale con opzione di un ulteriore anno a circa 2,5 milioni a stagione, più del doppio di quanto percepisce in Olanda. Il Feyenoord aveva già respinto una prima offerta inferiore a 30 milioni (40, la valutazione), ma da via Aldo Rossi è partita una seconda proposta attorno ai 35.
Giorni, ore decisive. La sconfitta di ieri in Champions peraltro, per Milan e Feyenoord, ha sancito la partecipazione ai playoff: domani il sorteggio che potrebbe mettere le due squadre una di fronte all'altra (per i rossoneri, la seconda ipotesi è la Juve). Il "Piano B" del Diavolo resta sempre il centravanti dell'Udinese Lorenzo Lucca, ma è assalto a Giemenz.
Sempre in attacco, il Monza di Adriano Galliani ha chiesto di avere a titolo temporaneo, fino a giugno, la stellina rossonera Francesco Camarda: l'attaccante 16enne, con Conceiçao, ha visto ridursi il proprio minutaggio e con i biancorossi avrebbe spazio per crescere e fare esperienza. Da registrare, infine, l'interesse del Bologna per Davide Calabria (in scadenza di contratto).
Nel frattempo, la squadra prepara il derby di domenica (ore 18) contro l'Inter. A Milanello, presente la dirigenza al completo: Ibrahimovic, Furlani e Moncada hanno tenuto a rapporto la squadra di Conceiçao che, ieri, è stato molto chiaro. "Possiamo parlare di tutto, ma quando manca la base è difficile. Il calcio è fatto di duelli costanti, offensivi e difensivi: se su 30 ne vinci 2... Possono venire qui i migliori dieci allenatori al mondo, ma il problema è l'atteggiamento, l'orgoglio. Dobbiamo cambiare qualcosa, io direi anche tanto. Altrimenti, così, è difficile".
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