
Napoli-Milan
Pagelle Napoli – Milan
Maignan 6: Non fa nulla di straordinario, nell’ordinario fa tutto bene. Un po’ incerto su un cross di Kim, ma se la cava con un bel riflesso
Calabria 6.5: dalla sua parte opera un certo Kvara, spinge (giustamente) poco ma contribuisce a fermare il georgiano. E non è affatto poco.
Kjaer 7: grande prova del danese, lasciato un po’ ai margini con la difesa a 3. Ritorna lì in mezzo anche per la mancanza di Kalulu, si fa trovare pronto, non sbaglia niente.
Tomori 7: gran partita anche la sua, puntuale nelle chiusure e ordinato
Theo 7: bene. Pioli lo sa che in fase difensiva c’è poco (anche se non fa errori) ma quando parte sulla fascia è una furia ed è lì che serve la sua fisicità.
Bennacer 7: fantastico su Lobotka, annulla la vera fonte primaria di gioco napoletana pressandolo per tutta la partita.
Tonali 7: recupera palloni su palloni, lotta in ogni frangente, aiuta tutti, pressa e corre tantissimo. Ecco il vero Tonali.
Brahim Diaz 7.5: letteralmente immarcabile. Gioca 60’ minuti di altissimo livello. Il Napoli non riesce mai a trovargli le misure, lui fa un numero di alta scuola a centrocampo e serve l’assist per il primo gol di Leao. E poi segna un gran gol, con dribbling e tiro sotto la traversa da dentro l’area. (11’ st Saelemaekers 7)
Krunic 6.5: partita di grande sostanza. E’ a centrocampo che il Milan vince la gara e lui ci mette del suo andando a pressare e a chiudere su tutti
Leao 8: quando gioca così è uno degli esterni più forti in circolazione. Più libero di “sguazzare” sulla fascia con il 4-2-3-1, si scatena e ritorna quella straordinaria pantera capace di spaccare in due le partite. Torna al gol dopo tanto tempo, il secondo è una “chicca” (29’ st Origi sv)
Giroud 6.5: non trova il gol, sfiorandolo nella ripresa con una grande giocata, ma gioca tanto per la squadra, è lui il primo a difendere e mette in difficoltà la coppia centrale del Napoli anche sulle palle alte (29’ st Rebic sv)
Allenatore: Stefano Pioli 7.5: ritorna al 4-2-3-1 e il Milan pare ritrovare la forma e il gioco dei giorni migliori. La condizione della squadra migliora e di qui alla fine questo sarà probabilmente lo schema su cui insistere.