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Theo Hernandez lascia il campo dopo l'espulsione
Milano, 18 febbraio 2025 – Il DNA Champions ha lasciato il posto a quello della follia. E dell'inconsistenza. Il Milan saluta la massima competizione continentale servendo il terzo calice amaro ai suoi tifosi: dopo il crollo di Zagabria la pessima prestazione di Rotterdam, quindi i novanta minuti del tutto e del nulla, che spediscono il Feyenoord agli ottavi di finale.
Partenza a razzo
Tributo all'inspiegabile, per una squadra che nella notte più importante della stagione si presenta trovando la rete del vantaggio dopo trentotto secondi. San Siro canta, per quanto con numeri limitati visto anche l'orario di inizio, il nuovo acquisto firma la terza rete in rossonero, Conceicao raccoglie la bontà delle sue scelte. Ovvero rilanciare Pulisic nonostante i dubbi della vigilia, e dal suo piede nasce il vantaggio, e piazzare Musah a uomo sul pericolo numero uno Paixao.
Forse non una dichiarazione di coraggio, visto che in mediana tutto il lavoro passa per il solo, sovraccaricato, Reijnders, ma di fatto Leao fa divertire a sinistra, e il raddoppio pare prossimo. Non sarà così. Alle spalle, il Milan viene colpito da colui che dovrebbe essere uno dei primari leader, invece incappato in una stagione già colma di carenze ed errori.

I due errori
È Theo Hernandez, che a cavallo dell'intervallo si prende prima un giallo per reazione in un'azione che non lo riguardava, poi ad inizio ripresa per un chiaro tuffo in area di rigore. Simulazione per il signor Marciniak, come confermano le telecamere. Rossoneri in dieci, e tutto cambia, anche per un Feyenoord a lungo chiuso nella sua area senza colpo ferire. Al resto ci pensa Sergio Conceicao.
I cambi
Il cambio di Pulisic forse rivela la non perfetta condizione del giocatore, ma l'uscita di Gimenez, a fronte della conferma di un impalpabile Joao Felix, azzoppa definitivamente l'armata brancaleone rossonera che va fondo. E il pareggio olandese di Carranza arriva sì per un errore di posizione di Pavlovic, ma anche per il ritardo di Bartesaghi, gettato nella mischia nonostante la buona tenuta di Musah.
Termina 1-1, con accenno di rissa finale, rosso a Read e giallo a Rafael Leao, senza dimenticare i nervosismi dello stesso Bartesaghi. Se una cosa aveva funzionato, del Milan di Paulo Fonseca, era stato il cammino in Champions League. Con Sergio Conceicao tutto è stato distrutto in pochi attimi. Resta la rincorsa in campionato. Durissima.
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