
Serata maledetta per Malick Thiaw: l'autogol (su cui è pesante la responsabilità di Maignan) e la disattenzione fatale in occasione del raddoppio granata
Milano, 22 febbraio 2025 – Altro che montagne russe. Altro che rialzarsi subito. Il Milan cade ancora una volta e crolla sotto il peso delle proprie fragilità, in un'altra serata da psicoterapia a dir poco. E con un altro capitolo della galleria degli orrori: senza andare troppo indietro, in nemmeno un mese le frittate di Gabbia e Musah a Zagabria, di Maignan a Rotterdam, di Theo Hernandez martedì sera. Per arrivare all'Olimpico Grande Torino con ancora il portiere francese sparare su Thiaw un pallone che si traduce in 0-1 dopo cinque minuti. Poi la reazione, un rigore procurato da Leao (sostituito all'intervallo) e sbagliato da Pulisic: primo errore in carriera dal dischetto per lo statunitense, quarta parata dagli undici metri stagionale per Milinkovic-Savic e i suoi 202 centimetri di altezza. Pressione rossonera, tanti cross (che arrivano raramente a destinazione), pochi morsi. Volontà, non incisività: il simbolo del concetto è Joao Felix, che spara anche sul palo il pallone dell'1-1. “Tirate fuori i c.....i” cantano i tifosi arrivati a Torino: qui il Milan ha vinto una volta sola negli ultimi undici anni. Qui va in frantumi il potenziale terzo successo consecutivo in campionato (non succede da settembre) e la terza partita senza subire gol (non succede da due anni). Sul banco degli imputati, anche e ancora le scelte di Conceiçao. Che paradossalmente quasi funzionano: nella ripresa dentro anche Abraham e Sottil per un 4-2-4, nel finale anche Camarda, Chukwueze e Pavlovic centravanti aggiunto. Ma la distanza dalla Lazio resta invariata. Nonostante il gol di Reijnders, a spezzare la stregoneria che sembrava aver lanciato sul Diavolo Milinkovic-Savic. Ma nemmeno due minuti dopo, altra frittata: fallo (discusso) di Thiaw su Sanabria, nessuno sul pallone nonostante in zona ci siano sia il difensore sia Pulisic. Sanabria capisce l'antifona e batte subito. Anche Gineitis comprende, non Fofana: 2-1. E altri giorni di riflessione, confronti, strigliate. Dopo l'eliminazione dalla Champions, la ripartenza peggiore.
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