LUCA MIGNANI
Milan

Udinese-Milan 0-4, riecco il vero Diavolo. Paura per Maignan

Il portiere rossonero, fischiato dopo aver denunciato cori razzisti l'anno scorso, si è scontrato con Jimenez ed è stato portato in ospedale con un trauma cranico. Gli sberleffi si sono trasformati in applausi. Conceiçao torna a vincere con la “nuova” difesa a tre

Mike Maignan assistito da compagni e avversari dopo lo scontro con il compagno di squadra Alex Jimenez

Mike Maignan assistito da compagni e avversari dopo lo scontro con il compagno di squadra Alex Jimenez

Milano, 11 aprile 2025 – Il ruggito del Milan. Lo spavento per Maignan. Il Diavolo vince a Udine dopo aver raccolto un punto in due partite. Il portiere, invece, finisce in ospedale dopo uno scontro di gioco con il compagno di squadra Jimenez: trauma cranico, il francese è stato subito portato al pronto soccorso Santa Maria della Misericordia per accertamenti che, fortunatamente, hanno dato esito negativo.

Il capitano era molto atteso ed è stato fischiato per tutta la partita. La sua “colpa”: aver fatto fatto sospendere la gara dell'anno scorso dopo aver denunciato insulti razzisti. “Maignan uomo di m...”, lo striscione spuntato nei giorni scorsi e subito rimosso. “Non siamo razzisti, dimostriamo il nostro dissenso nei confronti di Maignan civilmente, il popolo friulano non dimentica”, aveva avvertito la curva bianconera. Così fischi e non ululati. Sostituiti dagli applausi, quando il portiere è dovuto uscire. Sul campo, Milan riveduto e corretto. Dopo aver preso due gol a partita in campionato per quasi due mesi (unica eccezione il 2-1 col Como) e senza l'infortunato Walker, Conceiçao vara la difesa a tre che aveva ventilato già nel recente passato. Funziona, a livello di equilibrio: caratteristica che i rossoneri cercano da inizio stagione. Così, dopo aver preso ben bene le misure al nuovo abito, il Milan apre e chiude la partita praticamente in tre minuti. Fofana soffia palla a Lucca (sui taccuini rossoneri) e arma il destro perfetto di Leao. Pavlovic, invece, giganteggia seppur in mezzo a tre giganti avversari e incorna il bis prima del tè. Da applausi, come il nuovo 3-4-2-1: Reijnders si butta negli spazi, Theo Hernandez ha più metri per le sue scorribande, la difesa è più protetta. Sorpresa tra le sorprese, Jovic: con Gimenez assente, dentro il serbo che ha risposto ancora una volta presente.

La ripresa, così, diventa un esercitazione. Non senza guizzi. Come la combinazione Leao-Abraham ad innescare la scorribanda da tris di Theo Hernandez. Come il poker firmato da Reijnders. L'olandese, fresco di rinnovo, è finito nel mirino del Real Madrid e soprattutto del Manchester City. Ma resterà rossonero, come confermato da Moncada: “Al 100% con noi. È già in uno dei migliori club al mondo”. Tre punti per inseguire la zona Europa. Tre punti per rialzare la testa: segnali Milan.

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