Milano, 29 luglio 2024 – Non una gara qualunque quella che Nathalie Moellhausen ha affrontato contro la sedicenne canadese Ruien Xiao: sulla pedana del Grand Palais di Parigi è andato in scena il debutto alla quarta Olimpiade della schermitrice italiana, con cittadinanza brasiliana, che non ha raggiunto il passaggio del turno ma si è resa protagonista di un momento indimenticabile dei giochi olimpici. Voleva esserci a tutti i costi, nonostante il dolore alla schiena che nelle ultime settimane l’aveva costretta a ricoveri in ospedale e dosi massicce di morfina, fino alla diagnosi: tumore benigno al coccige.
Ma Nathalie aveva già programmato la sua quarta Olimpiade, aveva già riempito il borsone di spade per gareggiare, ancora una volta, e dimostrare l’incredibile attaccamento allo sport. E così ha fatto e ha debuttato, seppur con fatica, contro Ruien Xiao, assaltando l’avversaria e soprattutto il dolore alla schiena causato dalla forma di neoplasia. La campionessa di 38 anni si è accasciata al suolo durante la gara, visibilmente in difficoltà fisica ma non mentale: curata dallo staff medico, ha ripreso dopo poco posizione in pedana e calata la maschera è tornata a fare ciò che ama di più.
Ha avuto la meglio Ruien Xiao che ha vinto l’incontro per 15 a 11 ma non l’attenzione del pubblico e dei media, catturati dalla forza e dalla volontà di Nathalie; probabilmente quello che voleva la schermitrice, 38 anni e all’attivo due ori mondiali, uno con l’Italia e uno con il Brasile, era proprio quello di dire ancora la sua in pedana, di riuscire a portare a termine l’incontro e poter dire di avere portato a casa un’altra presenza a un’Olimpiade, arrivando a quota quattro in carriera.
Voleva esserci, nonostante l'intervento già programmato per oggi, lunedì 29 luglio: e infatti al termine è stata subito portata nello stesso ospedale da cui era stata dimessa appena una settimana fa.
Chi è Nathalie Moellhausen: i genitori e le infinite passioni
L'atleta, 38 anni, è nata a Milano da padre italo-tedesco (figlio del console Eitel Friedrich Moellhausen) e madre italo-brasiliana, la stilista Valeria Ferlini. A Milano è anche cresciuta e si è formata nella passione per la scherma che poi è diventata anche la sua passione. Sotto la Federazione Italiana di Scherma gareggia fino al 2013 quando lascia per affiliarsi a quella brasiliana, grazie alla doppia cittadinanza italo-brasiliana.
L’Olimpiade 2024 si tiene proprio nella città in cui abita e dove svolge tutti i suoi lavori, frutto di una personalità eclettica e non solo sportiva: artista, ballerina e sceneggiatrice, i profili social di Nathalie Moellhausen sono la vetrina delle sue passioni, tra cui quella di creare maschere da scherma con disegni e immagini di ogni tipo.
La schermitrice si è trovata a gestire il tumore a sole poche settimane dall’apertura dei giochi olimpici, come ha dichiarato il suo staff: "A causa di un serio problema di salute è stata ricoverata d'urgenza in ospedale ed è uscita solo una settimana fa. La sfida per recuperare in tempo per la competizione olimpica è stata enorme. È salita in pedana come lei aveva sognato e senza aspettative". E di fatti il risultato della gara è irrilevante di fronte a una prova di resilienza destinata a rimanere nella memoria di tutti.