
di Sergio Gianni
Pro Sesto uno e Pro Sesto due. La prima affronta senza timore la vicecapolista reduce da quattro successi di fila, lotta, s’impegna e regge il confronto alla pari fino a sfiorare il gol con Bocic allo scadere dei primi 45’. La seconda, invece, incassa il gol segnato dall’Alessandria con un pizzico di fortuna e accusa vistosamente il colpo, senza mai andare davvero vicina al pareggio nei restanti 30’, a conferma di evidenti limiti offensivi.
Lo 0 a 1 dello stadio Breda è un amaro epilogo che spinge nella zona playout la truppa sestese, capace di mettere da parte solo cinque punti nelle ultime sei partite. L’ultimo successo al Breda risale al 29 novembre 2020 (1 a 0 sul Lecco). Le altre pericolanti, al netto calo di rendimento sestese, hanno risposto con serie positive degne di compagini che stanno inseguendo la serie B: Piacenza e Pistoiese, solo restando all’ultimo turno, hanno battuto Pergolettese e Renate. La Pro Sesto, negli ultimi scontri diretti, ha battuto in trasferta la Lucchese, ma ha regolarmente perso con Olbia, Pergolettese, Giana e Piacenza. Tutte rivali che qualche tempo fa annaspavano in fondo alla graduatoria e ora occupano posizioni più rassicuranti. "Nel calcio – sottolinea il tecnico Antonio Filippini (nella foto), da due incontri titolare della panchina biancoceleste al posto di Francesco Parravicini – sono spesso gli episodi a fare la differenza. Se avessimo segnato quel gol al 46’, avremmo messo pressione all’Alessandria e nella ripresa avremmo potuto giocare una partita diversa. La sconfitta, insomma, brucia, perché un punto avremmo anche potuto portarlo via. Ma alla squadra non posso comunque rimproverare nulla. Tutti hanno lottato e si sono sacrificati. Ma è chiaro che in certe situazioni dovremo essere più bravi e più cinici".
Ogni riferimento alle restanti partite con Grosseto, Renate e Livorno è, ovviamente, automatico. Anche perché il Grosseto, l’avversario esterno di domenica prossima, ha ribadito di essere in salute, rimontando due gol alla capolista Como. Un segnale inquietante per una Pro Sesto che, inevitabilmente, in Toscana dovrà tentare in tutti i modi di riscattare la sconfitta incassata all’andata nel turno prenatalizio. Domenica, oltretutto, non ci sarà lo squalificato Cristian Mutton, espulso nel finale della partita con l’Alessandria.
"La Pro Sesto – aggiunge Filippini – è viva: tutti quelli che hanno potuto vedere la partita ne sono convinti. E tutti i giocatori hanno lottato con l’obiettivo di centrare la salvezza diretta. Certo, il Grosseto ora è una formazione che insegue la qualificazione playoff. Insomma, ci aspetteranno. Il fatto che siano stati in grado di rimontare due reti al Como al Sinigaglia significa che hanno qualità tecniche e morali. Domenica entrambe le contendenti avranno grandi motivazioni: noi vogliamo salvarci, loro vogliono la qualificazione ai playoff". Intanto sono state rese note le date dei play-off e dei play-out in programma dal 9 maggio al 13 giugno.