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Sport e prevenzione

In autunno si rinnova il progetto Pink is Good. Staffetta con donne in corsa contro il cancro

Anche quest’anno si rinnova il progetto “Pink is Good”, promosso da Fondazione Umberto Veronesi, che si impegna a educare le donne alla prevenzione e a sostenere il lavoro quotidiano dei ricercatori. Le Pink Ambassador reclutate, più di 700, sono donne operate di tumore al seno, all’utero e all’ovaio, che dopo aver vinto la battaglia più importante della loro vita hanno deciso di mettersi in gioco partecipando a una staffetta che si terrà in autunno e che toccherà 18 città italiane, quattro in più rispetto alla precedente edizione: Bergamo, Venezia, Trento e Como.

Per le pazienti guarite dal cancro, testimoni a tutti gli effetti, e non testimonial, si tratta di un’opportunità per dimostrare a se stesse di poter ritornare alla normalità dopo cure e terapie, ma anche di un modo per trasmettere solidarietà a coloro che si trovano ancora in una situazione di difficoltà e di incertezza, un messaggio a non perdere mai la speranza. Per il mondo della medicina, invece, si tratta di un’opportunità per creare una consapevolezza maggiore nei confronti del pubblico femminile, e raccogliere fondi a favore della ricerca scientifica.

La corsa ha molteplici significati, primo fra tutti, la scelta di affrontare a viso aperto la malattia, senza mai fermarsi, puntando dritto al traguardo. Donne che lottano, infine, per riaffermare esclusivamente il fatto di essere donne: la propria femminilità e la propria maternità, tratti che spesso vengono messi in discussione durante il periodo della terapia. Motivo per cui, a maggior ragione, ribadire il massimo rispetto e stima verso se stesse, rappresenta il primo segnale di vittoria nei confronti del cancro e di qualsiasi altro tipo di tumore.

La staffetta è solo la conclusione di un percorso che ha già preso il via a marzo e che prevede un “Pink Tour” in formato digitale. Un piano messo a punto da Fondazione Umberto Veronesi e che include la partecipazione di professionisti specializzati provenienti dalla Federazione italiana di atletica leggera, i quali si occupano di preparare le Pink Ambassador alla gara con l’aiuto di un gruppo di psicologi, che invece hanno il compito di incontrare virtualmente le donne tramite piattaforme digitali in vista degli allenamenti.

Maria Chiara Rossi