
"Love is all you need" a Wow Spazio Fumetto
Milano, 27 febbraio 2018 - Sterminato l’arcipelago dei manga, i fumetti giapponesi. D’altronde, se le edizioni Shueisha possono vantarsi di aver mandato in edicola 3.600.000 copie del n* 84 di “One Piece” e la casa Kodansha oltre due milioni di esemplari del n* 19 di “Attack on Titan”... Un arcipelago tutto da decifrare: se i Kodomo manga sono creati con i loro animaletti per i bambini, gli Shojo sono indirizzati a un pubblico di giovinette amanti di tematiche sentimentali, gli Ecchi propongono contenuti sexy e gli Hentai decisamente erotici. Al livello più alto si pongono i Seinen manga, i fumetti “maturi”, per un pubblico adulto che sa apprezzare insieme tematiche ricche di sfumature psicologiche e un’estetica niente affatto stereotipata. Maestro del genere è Taiyo Matsumoto, giapponese di Tokyo, classe 1967, debutto subito apprezzato in patria, poi lungo periodo di formazione in Francia: utilissimo per affinare uno stile personale che attinge a influenze di maestri occidentali, in prima fila Moebius.
Taiyo Matsumoto è ora protagonista di una personale, cinquanta tavole originali, in cartellone sino al 31 marzo nelle sale di Wow Spazio Fumetto. Titolo beatlesiano: «Love is all you need». Vale a dire: «L’amore è tutto ciò di cui hai bisogno». Lo ripeteva sempre anche Luciana Peverelli. Ma nel caso di quella fluviale narratrice di intrecci rosa il proverbio da bacio Perugina era scontato. Matsumoto, invece, lo mette in bocca a uno yakuza, un gangster di nome Suzuki, di soprannome Ratto. Che lo ripete paradossalmente al suo pupillo Kimura, ultrascettico: «Almeno credi nell’amore». Spiega coltamente Jacopo Costa Buranelli, curatore della mostra come literary director di J-Pop Manga, editrice delle opere del maestro giapponese: «L’arte di Matsumoto è legata al concetto mono no aware: una forte partecipazione emotiva nei confronti della bellezza della natura e della vita umana, con una conseguente sensazione malinconica legata al suo incessante mutamento». Un’inquietudine che Matsumoto esprime nelle tavole, delicate e distorte, forti e penetranti, di “Tekkon kinkreet”, che gli ha fruttato il Gran Guinigi a Lucca Comics”, e di “Sunny”: il nome di un’auto vecchia e rotta, abbandonata nei giardini di un orfanotrofio, una terrena “casa sull’albero” in cui i bambini sbirciano fra i ricordi, scoprono i propri gusti, si rivelano speranze.
Wow Spazio Fumetto, Milano, viale Campania 12. Fino al 31 marzo. info: 02.49524744.
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