Vizzolo Predabissi (Milano) – Al via la campagna di profilassi per proteggere i neonati dal Virus respiratorio sinciziale (Vrs). Gratuita e su base volontaria, la vaccinazione protegge i bambini più piccoli da una pericolosa infezione, principale causa di ricovero in ospedale. Il virus respiratorio sinciziale è infatti alla base d’infezioni particolarmente gravi nei bimbi molto piccoli, in particolare la polmonite e la bronchiolite.
A partire da novembre tutti i nuovi nati potranno ricevere l’anticorpo monoclonale direttamente in ospedale, dopo le prime 24 ore di vita. I bambini nati prima di novembre (a partire da gennaio 2024) potranno rivolgersi al proprio pediatra di famiglia e ai centri vaccinali. L’anticorpo viene somministrato mediante un’unica iniezione e protegge per circa 5 mesi, quindi per l’intera stagione epidemica. È sicuro e privo di rilevanti effetti collaterali; sono possibili lievi reazioni, come rossore sulla pelle nella sede di iniezione, o leggera febbre transitoria.
La bronchiolite è un’infezione che colpisce i bronchioli, cioè i rami più periferici dell’albero respiratorio. Fino al 70% di tutte le bronchioliti dei bambini al di sotto dei 12 mesi è causata dal virus sinciziale. L’infiammazione legata all’infezione provoca inizialmente una modesta congestione del naso con un po’ di tosse e febbre, ma nell’arco di 4-5 giorni può determinare difficoltà respiratorie. I sintomi includono tosse, naso che cola, febbre e respiro affannoso. L’infezione non sempre si risolve da sola in pochi giorni: in alcuni casi può richiedere il ricovero in ospedale e portare a complicanze anche gravi.
Il virus sinciziale circola soprattutto tra ottobre e aprile. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) stima che, a livello globale, il carico d’infezioni acute delle basse vie respiratorie nei bambini di età inferiore ai 5 anni sia di 33 milioni l’anno, con oltre 3 milioni di ricoveri e più di 100mila decessi, che coinvolgono in 9 casi su 10 i Paesi in via di sviluppo. Più a rischio sono i neonati prematuri e i bambini di età inferiore ai sei mesi. Tuttavia, la maggior parte dei ricoveri avviene in bambini sani e nati a termine. È dunque importante adottare tutti i comportamenti che riducono il rischio di contrarre il virus. Tra questi, l’allattamento al seno. In caso di raffreddore negli adulti, è consigliabile indossare la mascherina e lavare bene le mani, prima di toccare il bambino.