Washington - La Cina pretende "non ingerenza" nella questione Taiwan, ovvero nella volontà di Pechino di arrivare, sostanzialmente, alla riunificazione delle due Cine, con le buone o, se necessario, con le cattive. Ma gli Usa di Joe Biden rivendicano il proprio ruolo di "difensori" della piccola isola e di "argine" alla supremazia cinese nell'area. Il presidente ha chiarito, nel corso di un dibattito trasmesso sulla Cnn, che gli Stati Uniti difenderanno Taiwan da un'eventuale aggressione della Cina. "Abbiamo un impegno su questo", ha affermato Biden. "Gli stati Uniti - ha proseguito - hanno preso un sacro impegno per quel che riguarda la difesa degli alleati della Nato in Canada e in Europa e vale lo stesso per il Giappone, per la Corea del Sud e per Taiwan".
Gli Stati Uniti hanno riconosciuto la Repubblica popolare cinese dal 1979, ma il Congresso americano sostiene allo stesso tempo la fornitura di armi a Taiwan per la sua autodifesa. L'isola di Formosa ha un proprio governo dalla presa del potere comunista nella Cina continentale nel 1949, quando Chiang Kai-shek e l'esercito nazionalista si rifugiarono a Formosa staccandosi di fatto dalla Cina continentale. Pechino considera questo territorio una delle sue province e minaccia con toni sempre più in crescendo di usare la forza nel caso in cui l'isola proclami formalmente l'indipendenza. Il presidente cinese Xi Jinping, tuttavia, ha recentemente riaffermato il suo desiderio di ottenere una riunificazione "pacifica", anche se nelle ultime settimane nei cieli di Taiwan si sono affacciati decine di aerei da guerra cinesi, in minacciose dimostrazioni di forza.
Da Taipei arriva l'apprezzamento per la presa di posizione del presidente americano. Gli Stati Uniti hanno dimostrato un sostegno "saldo come una roccia" a Taiwan da quando Joe Biden è arrivato a gennaio alla Casa Bianca, ha detto il portavoce della presidenza, Xavier Chang.
Irritazione invece dalla Cina che avverte che non accetterà compromessi sulla questione Taiwan e avverte di non inviare "segnali sbagliati" all'isola. Lo ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri di Pechino, Wang Wenbin: "Nessuno dovrebbe sottovalutare la forte risolutezza, determinazione e capacità del popolo cinese di salvaguardare la sovranità nazionale e l'integrità territoriale. La Cina non ha margine per compromessi". Pechino invita gli Usa alla cautela e a "trattenersi dal mandare qualsiasi segnale sbagliato ai secessionisti, per non danneggiare gravemente le relazioni Cina-Usa".