
Il penitenziario IK-2 in Siberia dove è recluso il dissidente Alexei Navalny
Mosca - L’avvocato dell’oppositore russo Alexei Navalny, che sconta una condanna a due anni e mezzo di prigione nella colonia penale IK-2 di Pokrov, ha lanciato l’allarme sullo stato di salute “in rapido peggioramento” dall’arrivo al penitenziario. Olga Mikhaylova, uno degli avvocati, cui è stata negata la visita, ha dichiarato che Navalny soffre di “forti dolori alla schiena” e ha iniziato a non sentire una delle gambe da martedì. Un’altra collaboratrice, Maria Pevtchikh, ha detto di essere “estremamente preoccupata per la salute “in rapido peggioramento” e di ritenere che “la vita di Navalny sia in pericolo”.
Secca la reazione del Cremlino: “Non seguiamo le notizie sullo stato di salute di Navalny, né abbiamo richiesto informazioni su questo argomento, dal momento che il monitoraggio della salute dei prigionieri è di competenza delle autorità penitenziarie“, dice il portavoce di Vladimir Putin, Dmitry Peskov. Le autorità russe di fatto non hanno ancora autorizzato gli avvocati di Navalny a incontrare il loro assistito nel carcere, “senza dare loro spiegazioni”. Secondo il Servizio penitenziario federale (Fsin) le condizioni di salute del dissidente sarebbero “stabili e soddisfacenti”. Il 24 marzo “sono state effettuate le visite mediche su richiesta dei detenuti”, spiega il Fsin. Ma a Navalny non è stata prescritta alcuna cura farmacologica
All’Estero, gli sviluppi hanno sollevato più di una preoccupazione. L’ultima presa di posizione arriva dal Canada. Alla domanda se anche lui considerasse Putin un “killer”, il premier Trudeau ha risposto di non avere alcun elemento per poterlo affemare: “L’ho incontrato poche volte, credo che ciò che il mondo occidentale o il Canada pensino di lui non lo interessi in modo particolare”. Poche ore prima il governo di Ottawa aveva annunciato delle nuove sanzioni contro nove alti dirigenti russi come protesta per la detenzione di Navalny.