Monza, 8 febbraio 2024 - Spaccio, furti, violenza sessuale. Espulso più colte, tornava a delinquere.
Sono stati eseguiti due accompagnamenti di extracomunitari irregolari sul territorio nazionale presso i Cpr di Milano e Bari. Il primo in particolare, un cittadino marocchino nato nel 1970 , era stato più volte fotosegnalato fornendo diversi alias.
Nella serata del 7 febbraio è stato fermato dagli agenti della Squadra Volante a seguito di una lite in appartamento verosimilmente per questioni di droga. Dalle sue impronte, è emerso che l’uomo, in Italia dal 2004, era gravato da numerosi precedenti penali e condanne. Infatti, è stato condannato nel 2010 a due mesi di reclusione per furto, nel 2011 a tre anni per rapina, nel 2015 a 2 anni e 10 mesi per resistenza, lesioni a pubblico ufficiale e maltrattamenti in famiglia ai danni della compagna, nel 2019 a 3 anni e 8 mesi per violenza sessuale, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Scarcerato nel 2022, il Tribunale di Sorveglianza di Cremona ne aveva disposto l’espulsione dal territorio dello Stato come misura di sicurezza.
Accompagnato a dicembre 2022 al Cpr di Roma, è stato dimesso per mancata convalida della proroga nel marzo 2023. Oggi è stato nuovamente trattenuto al Cpr di Milano in attesa della sua identificazione volta al definitivo rimpatrio. Il secondo straniero accompagnato al CPR di Bari, a seguito della dimissione dal carcere di Monza, è un cittadino nato in Egitto nel 1989, anch’egli fotosegnalato con diversi nominativi. Nel 2006 è stato denunciato per ingresso irregolare sul territorio e per false attestazioni, essendosi falsamente dichiarato minorenne, sebbene dagli esami clinici sia poi risultato maggiorente. Si è reso responsabile anche di furto aggravato e ricettazione ed è stato più volte arrestato per spaccio di stupefacenti, nel 2007 è stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Nel 2011 il Questore gli ha rigettato l’istanza di rinnovo del permesso di soggiorno per i reati commessi. Nel 2013, dopo aver scontato una pena di 8 mesi di reclusione, è stato espulso dal territorio nazionale.
Nel marzo del 2023, dopo aver scontato il periodo previsto per il divieto di reingresso, è rientrato in Italia, sbarcando a Pozzallo e fornendo un nominativo diverso, e qui è stato arrestato in ottemperanza a un ordine di esecuzione pena emesso dal Tribunale di Monza. Successivamente sottoposto all’affidamento in prova, la misura gli è stata revocata ed è stato portato alla Casa Circondariale di Monza, dalla quale è stato scarcerato l’8 febbraio e nella stessa giornata è stato accompagnato al CPR di Bari, dove verrà trattenuto per il tempo necessario all’identificazione e al suo definitivo rimpatrio nel paese di origine.