
Carabinieri (Archivio)
Hanno sgranato gli occhi, i carabinieri della compagnia di Seregno, la scorsa notte intorno alle 4. Quando a bordo della strada, a vagare nell’oscurità, hanno visto una bambina di appena tre anni. Scalza e con solo una canottiera addosso, infreddolita e confusa.
Scappata di casa, mentre la madre era a far serata a Milano e la zia, che avrebbe dovuto accudirla, dormiva serenamente. È successo a Seveso.
La chiamata
In piena notte la centrale operativa dei carabinieri di Seregno riceve una segnalazione quanto mai singolare da parte di una residente della località Altopiano di Seveso: "Correte, ho visto una bambina molto piccola in giro per le strade, sembra essere da sola, è in pericolo...", la sintesi dell’appello della testimone. In zona, con la pattuglia più vicina, si precipitano i carabinieri della stazione di Seveso, che iniziano a perlustrare via Prealpi e poco dopo notano proprio quella bambina, svestita, che cammina senza meta vicino alla strada.
Per fortuna in una via in quel momento non trafficata, vista l’ora. Immediatamente la raggiungono, la tranquillizzano e la coprono. Quindi le chiedono dei genitori, di casa sua.
Gli accertamenti
A caccia di qualche informazione per capire cosa possa essere successo e soprattutto per riaccompagnarla prima possibile da mamma o papà. Inizialmente spaesata e spaventata, la piccola riesce poi a mettere a fuoco la situazione, si affida ai nuovi amici in divisa e indirizza i militari verso la propria abitazione, a 500 metri di distanza. Suonato con vigore al campanello, esce la zia che, incredula, stropicciandosi gli occhi, non si capacita di come la piccola nipote potesse essere uscita di casa da sola.
Probabilmente aprendo la porta, che non era stata chiusa a chiave. Può essere che in qualche modo, non riuscendo a prendere sonno o essendosi svegliata, la piccola abbia pensato di andare a cercare la mamma.
Che invece era andata a Milano per una uscita con gli amici ed è arrivata solo dopo essere stata avvisata dell’incredibile imprevisto. Una vicenda che per fortuna - grazie alla sempre preziosa collaborazione tra cittadini responsabili e le forze dell’ordine - si è conclusa senza gravi conseguenze.