FABIO LUONGO
Cronaca

“A chi parlo quando parlo“. Quattro piani di Ismaele Nones

Lissone, la personale al Museo d’arte contemporanea dedicata a uno dei più significativi pittori italiani

Lissone, la personale al Museo d’arte contemporanea dedicata a uno dei più significativi pittori italiani

Lissone, la personale al Museo d’arte contemporanea dedicata a uno dei più significativi pittori italiani

Più di 50 dipinti di uno tra i principali nuovi artisti italiani. Opere in cui dialogano antico e contemporaneo, sacro e profano, in un processo di immaginazione in cui cadono le barriere e c’è uno scambio continuo fra temi attuali e linguaggi, tecniche e soggetti che appartengono alla tradizione iconografica. È quanto proporrà la mostra del pittore Ismaele Nones dal titolo “A chi parlo quando parlo“, che verrà inaugurata oggi alle 18 al Museo d’Arte Contemporanea di Lissone. Curata dal direttore del MAC Stefano Raimondi, l’esposizione è la prima personale di Nones in un’istituzione pubblica. Sviluppata su tutti e quattro i piani del Museo, la mostra si compone di alcune delle opere di grande formato più significative dell’artista, come “Horsepower“, che nasce da una suggestione arrivata dal capolavoro futurista di Umberto Boccioni “La città che sale“, o come “Riposare in pace a bordo piscina“, che richiama la deposizioine di Cristo e l’iconografia della cultura ortodossa, o come il grande trittico “Chiara Confusione“, ispirato all’omonima poesia di Patrizia Cavalli.

"Il titolo “A chi parlo quando parlo“ - spiegano dal MAC - riprende quello di una nuova serie di lavori di Nones ispirati alle tecniche narrative dell’arte iconografica rinascimentale e popolare, capaci di riflettere sull’ambiguità della ripetizione dello stesso personaggio all’interno di una scena. Questa pratica è stata reinterpretata per indagare il significato dell’atto creativo: a chi si rivolge l’artista quando parla? Parla a sé stesso o agli altri?".

Trentino d’origine ma torinese d’adozione, Nones mescola nelle sue creazioni immagini del passato. La mostra resterà aperta fino al 29 giugno con ingresso libero. Domenica 6 aprile ci sarà una visita speciale guidata dallo stesso Nones e dal direttore Raimondi.