REDAZIONE MONZA BRIANZA

A Lentate sul Seveso. Un secolo di pane: il capolavoro di Bice

Dal 1923 al servizio di un quartiere di mille anime

Gli eredi di Bice con la targa in mano A sinistra il figlio Stelio Grassi e a destra Riccardo rappresentante della nuova generazione di nipoti che hanno scelto di infarinarsi le mani

Gli eredi di Bice con la targa in mano A sinistra il figlio Stelio Grassi e a destra Riccardo rappresentante della nuova generazione di nipoti che hanno scelto di infarinarsi le mani

Un’attività che si tramanda in famiglia, di generazione in generazione, dal 1923. Da più di un secolo. Rientra a pieno titolo nel registro delle imprese storiche il Panificio Bice. Aperto a dire il vero nel 1922, anche se la ricerca storica di atti non aiuta e, pertanto, si fa risalire la nascita al primo anno certo e documentato: il 1923.

È l’anno di costituzione della Walt Disney e della Warner Bros, ma anche qui a Lentate sul Seveso nasce un’attività tuttora importante per la sua storicità e per il suo significato: il Panificio Bice si trova infatti in via San Michele del Carso, nel piccolissimo quartiere di Cimnago, che non arriva neanche a mille abitanti e che è decisamente separato dal resto della città. Il panificio, che garantisce anche un servizio di salumeria e di minimarket, è un punto di riferimento per tutti, soprattutto per le persone che non hanno la possibilità di spostarsi in auto.

La sua è davvero una storia di famiglia. Iniziata nel 1923 da Marino Cappelletti insieme alla moglie, ai quali si sono aggiunti nel 1947 anche i figli. Tra questi Bice. La vera anima dell’attività, rimasta sempre presente fino all’ultimo. "Il panificio era la sua vita – racconta il figlio Stelio Grassi – attaccata al lavoro ma anche ai clienti. Vi è rimasta fino al 2016, allora novantunenne, fino alla sua scomparsa. In tutto per lei settant’anni di negozio. Se non è un record, poco ci manca". Al suo fianco ha sempre avuto tutta la famiglia. Bice negli anni ha potuto contare sull’inserimento del figlio Giuseppe, per tutti Peppino, che a sua volta si è dedicato a tempo pieno all’attività. Una presenza anche qualificata, visto che aveva alle spalle una solida preparazione: si era formato al Capac di Milano, un punto di riferimento nell’ambito della gastronomia. Anche grazie a lui l’attività, oltre a essere un punto di riferimento per i prodotti da forno e per la salumeria, nel tempo ha sviluppato una sezione di gastronomia. Non era mancato il supporto di Delia e di Stelio che, sebbene professionalmente impegnati in altro tipo di attività, non hanno mai fatto mancare la loro vicinanza al negozio di famiglia. Proprio Stelio è quello che decide di fare un passo in più nel 2020, quando gli anni iniziano a passare per tutti e servono altre forze. Ancora una volta, tuttavia, vince la famiglia: si aggiunge la nuova generazione con Riccardo e Roberto, oltre a Dario figlio di Peppino. Giovani, anche con una laurea in tasca e un’altra occupazione, ma il buon sangue non mente: per il Panificio Bice tutta la famiglia è unita. "Lo facciamo in memoria di Bice – racconta Stelio – per dare continuità al suo sogno e al suo impegno. La storicità è importante, grazie a questa attività è riunita e partecipe tutta la famiglia".

Pensando a quante attività chiudono per mancanza di continuità o per dissidi, forse è proprio questa famiglia unita, che si rimbocca le maniche tra lieviti e farina, il vero capolavoro di Bice.

G.G.