FABIO LUONGO
Cronaca

A lezione di antimafia e legalità con il teatro dei pupi siciliani

Studenti lissonesi a lezione di antimafia e legalità grazie al teatro dei pupi siciliani per conoscere meglio una storia che...

L’iniziativa all’Istituto Meroni di Lissone Otto classi hanno assistito a uno spettacolo che ha ricostruito la storia di Lea Garofalo

L’iniziativa all’Istituto Meroni di Lissone Otto classi hanno assistito a uno spettacolo che ha ricostruito la storia di Lea Garofalo

Studenti lissonesi a lezione di antimafia e legalità grazie al teatro dei pupi siciliani per conoscere meglio una storia che si lega anche alla Brianza. Uno spettacolo con Lea Garofalo al posto del paladino Orlando, la mafia invece di draghi e saraceni. È l’iniziativa andata in scena ieri mattina nella biblioteca dell’Istituto superiore Giuseppe Meroni, dove studenti di 8 classi tra prime, seconde e terze hanno assistito a una rappresentazione di pupi siciliani che ha ricostruito la storia di Lea Garofalo, testimone di giustizia assassinata dalla ‘ndrangheta, i cui resti sono stati ritrovati a Monza. A dare vita allo spettacolo il Teatro dei Pupi Siciliani di Angelo Sicilia, maestro di Palermo nonché direttore del Museo dell’Opera dei Pupi delle Madonie e del Museo dei Pupi di Carini. Sicilia ha saputo innovare questa tradizione culturale popolare trasformandola in uno strumento di educazione alla legalità, con copioni dedicati a Falcone e Borsellino, Peppino Impastato e padre Pino Puglisi. Ad affiancarlo nell’evento al Meroni la cantastorie calabrese Francesca Prestia, autrice di una ballata su Lea Garofalo.

"I ragazzi hanno assistito con grande entusiasmo, sono stati davvero rapiti - racconta la preside Valentina Calì -. È stato uno spettacolo di antica tradizione ma rivisitato, con i pupi che hanno tolto le armature per rivestirsi di abiti civili e raccontare la storia di Lea Garofalo. Uno spettacolo insolito, che anche per questo ha catturato e interessato molto gli studenti". "Siamo molto attivi e sensibili sui temi della legalità - spiega la dirigente -: facciamo tantissimi incontri, i nostri studenti sono partecipi e preparati. Lo spettacolo è nato grazie alla collaborazione che abbiamo con Libera e l’Auser".

F.L.