STEFANIA TOTARO
Cronaca

“Ho degli ordini, devi morire”: e giù coltellate. Agguato ai giardini Nei, arrestati tre latin kings

La vittima dell’aggressione è un ragazzo di 26 anni, trafitto da dodici fendenti. I componenti del commando dicono di far parte di una gang di sudamericani attiva a Cologno Monzese

Polizia a Monza (Archivio)

Polizia a Monza (Archivio)

Monza, 25 luglio 2024 – "Ho degli ordini, devi morire" e lo riempiono di coltellate. Per questa vicenda la Squadra Mobile della Questura di Monza e della Brianza, nelle prime ore della mattinata del 23 luglio, ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura coercitiva emessa dal Tribunale di Monza nei confronti di tre giovani ritenuti responsabili del tentato omicidio di un connazionale coetaneo avvenuto la sera del 20 giugno scorso nei pressi dei giardini pubblici del “Nei”, in via Enrico da Monza.

L'aggressione

L’indagine è nata in seguito all’intervento, in codice rosso, per un giovane del 1998 residente in città, soccorso in via Pesa del Lino a causa di ben 12 coltellate sferrate, tutte in parti vitali, che ne hanno richiesto il ricovero per alcuni giorni. L’analisi delle immagini delle telecamere della zona e le dichiarazioni dei testimoni hanno permesso di ricostruire dettagliatamente quanto accaduto.

Dopo un primo diverbio e una prima aggressione alla vittima da parte di tre soggetti all’interno del giardino pubblico, verso le ore 20, mentre il malcapitato si trovava in via Enrico da Monza, veniva raggiunto dagli stessi giovani, uno dei quali, dopo aver recuperato un coltello da uno dei suoi complici, assaliva nuovamente la vittima che riusciva in un primo momento a fuggire verso via Lecco.

Qui, tuttavia, veniva raggiunto nuovamente dal principale aggressore che lo colpiva con un primo fendente allo stomaco che lo faceva cadere a terra. La vittima tentava di rialzarsi, ma veniva colpita alla testa con una bottiglia di birra che si infrangeva. Un colpo sferrato con forza tale da far perdere quasi i sensi all’aggredito, salvato solo dal sopraggiungere di un amico della vittima che, attirato dalle sue urla, riusciva a far allontanare gli aggressori.

L’inchiesta

Secondo gli inquirenti, il movente, sebbene nessuno dei giovani coinvolti sia affiliato alle famigerate bande di “latinos”, è riconducibile alla semplice conoscenza da parte della vittima di un altro soggetto appartenente a una gang rivale dei “latin king” di Cologno Monzese, della quale i tre aggressori si sono detti esponenti.

In manette sono finiti P.H.B.S., ecuadoriano del 2001 residente in provincia di Varese, ritenuto aggressore principale; D.C.D.M., ecuadoriano del 2003 residente a Concorezzo, ritenuto coautore per aver fornito il coltello e Q.O.B.F., ecuadoriano del 1996 residente a Monza, ma domiciliato a Varese, che avrebbe fatto da “palo”, destinatario degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Tutti hanno precedenti di polizia per simili episodi.