GABRIELE BASSANI
Cronaca

Accordo sull’ex Snia. Via libera alla bonifica

Sull’area di 250mila metri quadrati si trova una grande discarica abusiva. L’intervento costerà 12 milioni ed è garantito da fondi del Pnrr e della Regione.

Accordo sull’ex Snia. Via libera alla bonifica

Sull’area di 250mila metri quadrati si trova una grande discarica abusiva. L’intervento costerà 12 milioni ed è garantito da fondi del Pnrr e della Regione.

Firmato l’accordo con Regione Lombardia, via libera alla bonifica del sito “orfano“ ex Snia, che costerà poco meno di 12 milioni di euro. Si tratta di un’area di 250mila metri quadrati di superficie lungo via Groane, subito dopo il passaggio a livello della linea ferroviaria, in prossimità del confine tra Cesano Maderno e Limbiate e all’interno del Parco delle Groane. Al suo interno si trova una discarica abusiva cessata prima del 1980.

Sono presenti rifiuti solidi di vario genere classificabili come pericolosi e non pericolosi e fusti di stoccaggio e deposito combustibili. Il suolo è contaminato da composti aromatici policiclici, idrocarburi, metalli, composti organici aromatici e Pcb.

Il maxi intervento di bonifica prevede la messa in sicurezza permanente dell’area tramite la realizzazione di diaframma e la rimozione tramite scavo e smaltimento degli hot-spot di contaminazione esterni all’area di discarica. L’area, che era di proprietà della Snia e ha poi avuto diversi avvicendamenti, è particolarmente delicata perché si trova al confine con l’Oasi Lipu, un territorio di pregio dal punto di vista paesaggistico e ambientale. Per questo il Comune ha proposto di utilizzare fondi del Pnrr, che sono stati poi stanziati e che sono appositamente dedicati alla riconversione di siti che avevano la caratteristica di essere orfani. I siti cosiddetti orfani sono aree potenzialmente contaminate per le quali il responsabile dell’inquinamento non è individuabile o non ha provveduto a tutti gli adempimenti previsti dalla legge in riferimento al codice ambientale e alle norme sulle bonifiche dei siti inquinati. Non appartengono quindi a nessuno e vengono acquisite dal demanio comunale. L’importante impegno economico per effettuare la necessaria bonifica consentirà di utilizzare quell’area per fini che saranno oggetto di future valutazioni da parte dell’amministrazione comunale. In particolare, con un finanziamento complessivo di 11.812.329 euro (di cui 9 milioni di contributo Pnrr ed il resto con fondi regionali) sono previsti interventi per la totale messa in sicurezza e riconversione. L’accordo coinvolge il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, a cui spetta assicurare la supervisione complessiva dell’investimento, la Regione Lombardia, soggetto attuatore, e i due Comuni di Cesano Maderno e di Milano, soggetti attuatori esterni cui spetta "l’avvio tempestivo, il monitoraggio e la realizzazione operativa, al fine di garantire il soddisfacente conseguimento, secondo le scadenze concordate con l’Unione Europea".

"Siamo orgogliosi – rimarca il sindaco Gianpiero Bocca – di essere l’unico Comune, insieme a Milano, ad essere stati individuati da Regione Lombardia, che ringrazio per il supporto ricevuto, come soggetti attuatori esterni nell’ambito del Piano d’azione per la bonifica del suolo dei siti orfani del ministero dell’Ambiente e ad aver ottenuto il finanziamento del progetto di riconversione".