GABRIELE BASSANI
Cronaca

Addio isola felice alle Groane . Tutti hanno aumentato l’Irpef. Ceriano Laghetto la quadruplica

Aliquote ritoccate, esplode la polemica delle forze di opposizione nei Consigli comunali. La giustificazione più gettonata dalle amministrazioni locali è quella dei tagli ai trasferimenti statali.

Aliquote ritoccate, esplode la polemica delle forze di opposizione nei Consigli comunali. La giustificazione più gettonata dalle amministrazioni locali è quella dei tagli ai trasferimenti statali.

Aliquote ritoccate, esplode la polemica delle forze di opposizione nei Consigli comunali. La giustificazione più gettonata dalle amministrazioni locali è quella dei tagli ai trasferimenti statali.

Il primo è stato Cogliate, poi Ceriano Laghetto e settimana prossima toccherà a Misinto: con il Bilancio di previsione 2025 aliquota Irpef ai massimi di legge nei comuni delle Alte Groane, fino a ieri “oasi felice“ dove la principale tassa comunale era più vicina al minimo. Il clamore maggiore arriva da Ceriano Laghetto, dove fino allo scorso anno l’aliquota sui redditi delle persone fisiche era inchiodata allo 0,2% (valore più basso dell’intera Provincia) e ora è stata quadruplicata, arrivando allo 0,8%. Una scelta che ha infiammato l’ultimo Consiglio comunale. L’assessore al Bilancio, Davide Mella (civica di centrosinistra), ha parlato di "senso di responsabilità, valutando ogni possibile alternativa per evitare di gravare sui cittadini". La principale motivazione risiede, secondo Mella, nei progressivi tagli di trasferimenti statali, che nel giro di pochi anni sono stati sostanzialmente dimezzati, passando da 1,2 milioni di euro a circa 600mila euro l’anno. "La priorità è stata quella di salvaguardare i servizi fondamentali senza effettuare tagli che avrebbero penalizzato la qualità della vita delle famiglie, dei più fragili e dell’intera comunità".

Dall’opposizione, l’ex sindaco Roberto Crippa (Lega), ha parlato di un aumento "mostruoso". "Era proprio necessario quadruplicare tutto in un colpo? Si poteva fare una scelta progressiva. Ricordo l’assessore Mella che quando era all’opposizione mi chiedeva sempre di abbassare le tasse e adesso, alla prima occasione, addirittura le quadruplica". A Cogliate, la decisione di passare dallo 0,6 allo 0,8% è stata presa nell’ultimo Consiglio comunale del 2024 e anche in quel caso la spiegazione del sindaco Andrea Basilico (Lega) è stata quella della necessità di mantenere i servizi a fronte di aumenti dei costi per forniture e contratti di lavoro e contestuale diminuzione dei trasferimenti dello Stato, che mettono in forte difficoltà la programmazione, specialmente dei comuni più virtuosi. Una decisione fortemente criticata dall’opposizione di centrosinistra col capogruppo Vincenzo Di Paolo secondo cui si sarebbe potuto evitare o limitare l’aumento. Dopo la decisione della maggioranza, a Cogliate in gennaio sono comparsi i manifesti dell’opposizione in cui si denunciava l’aumento delle tasse del 30%. A distanza di qualche settimana nella vicina Ceriano Laghetto, a ruoli invertiti, la Lega ha affisso manifesti denunciando l’aumento delle tasse del 400%. A Misinto la variazione andrà in consiglio lunedì sera, ma le indicazioni sono chiare: si passerà dallo 0,5 allo 0,8%. A Lazzate l’aumento era stato introdotto lo scorso anno, da 0,4 a 0,7%.