
A volte un po’ di tristezza aiuta a capire quanto sia preziosa la serenità
L’autolesionismo è un fenomeno che sta aumentando in modo notevole e preoccupante negli ultimi anni. È caratteristico dell’età adolescenziale e sta mettendo in difficoltà moltissime persone. Viene spesso frainteso o sottovalutato, anche se non bisognerebbe. L’autolesionismo è un atteggiamento in cui il diretto interessato, per sovrastare il dolore emotivo, provoca volontariamente ripetuti danni al proprio corpo.
Molte persone vedono questo fatto come un grido d’aiuto, una reazione ad un problema difficilmente gestibile, che incombe nelle vite di molti adolescenti. Questo fenomeno è derivato da malattie mentali, bullismo e disagi familiari, che stanno assumendo forme molto gravi. Il bullismo è una delle cause più famose e diffuse, è noto anche sulle piattaforme digitali, ovvero il Cyberbullismo. Molti episodi di bullismo sono amplificati dai social media, come instagram, tik tok e facebook dove video, parole e immagini si diffondono molto facilmente ed alcuni portano all’aumento del senso di vergogna e del dolore subito dalla vittima. I social sono come una moneta, ovvero hanno una doppia faccia, due metà che vanno a contrapporsi. Infatti da un lato possono essere un modo per comunicare ed esprimersi, dall’altro possiamo vederli come un metodo per ferire emotivamente i giovani e naturalmente anche gli adulti. Lo stadio successivo all’autolesionismo è sicuramente il suicidio, che lascia un vuoto nella vita dei loro cari e nelle persone legate alla vittima. Tra i giovani è infatti una delle cause di morte più diffusa. La sensazione di non avere un supporto o di non essere compresi, porta alla frustrazione e alla disperazione. Il suicidio aumenta all’aumentare degli attacchi offline e online creando solitudine e debolezza fisica e mentale. I casi dal 2019 stanno aumentando di più del 20%, un numero davvero sconvolgente.
Le scuole e le famiglie devono aiutare i giovani a non aver paura o vergogna di chiedere aiuto, perché, soprattutto in questi casi, è fondamentale ed indispensabile. È uno strumento utile che permette ai ragazzi di comprendere i segnali dei loro amici e dei loro cari che si trovano in un momento di difficoltà, ma soprattutto a sensibilizzare riguardo ai comportamenti legati al bullismo. Allo stesso modo, i social, devono responsabilizzarsi per evitare che avvengano fenomeni come il cyberbullismo, permettendo così ai giovani di navigare in un ambiente sicuro. Nel contesto che stiamo trattando è essenziale l’educazione emotiva di tutti noi, grandi e piccoli, perché molto spesso sono gli adulti a compiere questi atti. Le scuole ogni giorno si muovono per permettere agli studenti di responsabilizzarsi e toccare con mano il mondo adulto. Oltre 7 mila persone ogni anno contattano piattaforme come il telefono azzurro, un numero sicuro da contattare in caso di bisogno e sempre pronto ad aiutare e non abbandonare.