
Un aereo in partenza da Linate
Sui quartieri ovest di Monza un nuovo incubo rumore. Da alcune settimane è cambiata la rotta di molti decolli di voli da Linate. Risultato: si sono intensificati i voli a bassa quota, fino a una frequenza di 2 o 3 minuti l’uno dall’altro, a tutte le ore del giorno, dall’alba a notte fonda, sui quartieri di San Fruttuoso, Triante e comunque Monza in generale, da giorni assediata dall’incubo del rumore per gli aerei che decollano e atterrano da e per Linate. Il problema viene tollerato se capita sporadicamente, per condizioni di maltempo o di vento su Linate che costringono i piloti a manovre di atterraggio che passino più a bassa quota e quindi sopra i quartieri, ma di fatto ora questa è diventata la prassi quotidiana. «Viene usata molto di più la rotta che passa sopra le nostre teste - dice Andrea Seggioli, portavoce dello storico Comitato San Fruttuoso - lungo la quale ora decollano decine di velivoli al giorno, diretti verso il nord dell’Europa". È la “guerra” tra le rotte 330, 340 e 341. Il problema si ripropone periodicamente. Era già successo nel 2010, poi la protesta dei sindaci di Monza, Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo aveva consentito un saggio riequilibrio.
In realtà gli aerei dovrebbeo seguire sentieri virtuali che corrono in corrispondenza di aree agricole o poco densamente popolate. Nella pratica, la Lombardia e in particolar modo la Brianza crea un unicum abitativo senza soluzione di continuità con Milano e la sua cintura urbana, senza aree agricole o disabiltate. Quindi si innesca una guerra tra quartieri. Infatti, a fare pressione perché si spostino più velivoli possibile sul corridoio aereo che passa sopra Monza sono da anni Milano, Segrate e Cologno, interessate da altri due corridoi. "Non sappiamo se, questa volta, ci siano state iniziative da parte di questi Comuni - dice il portavoce dei cittadini - La cosa deludente è che non c’è mai stato un approccio al problema nell’interesse della intera collettività: ognuno si muove per sé, secondo la logica “io non voglio aerei, gli altri si arrangino”
Per questo Andrea Seggioli si rivolge al sindaco: "Chiediamo al Comune di Monza di assumere una iniziativa presso l’Ente Nazionale Aviazione Civile (ENAV), per chiedere di riportare il numero dei voli che transitano sopra Monza a una percentuale accettabile, e di coinvolgere Arpa Lombardia in misurazioni puntuali dell’inquinamento acustico. Ci sembra assurdo che improvvisamente venga penalizzata un’area, quella di Monza, che è al top nazionale della densità abitativa e che già ha i suoi bei problemi per il rumore da traffico automobilistico e ferroviario".