DARIO CRIPPA
Cronaca

Aggressione sessuale in stazione a Monza, studentessa molestata mentre aspetta il treno: «Io, paralizzata dalla paura»

Il racconto choc della giovane universitaria iscritta a Medicina: «Palpeggiata da un 30enne, sono scappata». Denuncia ai carabinieri

Carabinieri alla stazione ferroviaria di Monza

Monza, 21 novembre 2023 – "Ho avuto paura. Tanta paura ". L'altra mattina. Ore 5.50. Il treno per Milano Porta Garibaldi deve passare un minuto più tardi. Ma ancora sul tabellone non è indicato come al solito. "Mia mamma mi aveva fatto appena scendere, a quell'ora i miei genitori a turno mi accompagnano in stazione. Non c’è in giro nessuno e c'è da fare molta attenzione: io devo raggiungere l'università dell'Insubria a Varese e per essere puntuale a lezione non ho altra scelta. Sono iscritta a Medicina e un giorno farò la dottoressa". Ma per ora Camilla (nome di fantasia) ha solo 21 anni e deve studiare.

Il racconto

"L'altro giorno la stazione era particolarmente deserta, il tabellone non riportava nulla ma per abitudine ho deciso di andare al Binario 5, di solito il mio treno passa da lì". Prima bisogna scendere e fare un sottopasso. "All'inizio non ci ho fatto caso, ma alle mie spalle c'era un ragazzo sui trent'anni. Un nordafricano, mi si è avvicinato e ha allungato una mano palpeggiandomi il sedere. Ha proseguito, mentre io rimanevo paralizzata. Un altro straniero mi ha detto qualcosa ma non ho capito la sua lingua e sono scappata".

La fuga

Camilla è sotto choc. "Ho deciso di tornare indietro, mia mamma era ancora in macchina, aspetta che le telefoni a dirle che sono sul treno. Ero ancora spaventata, non volevo più andare all'università ma non è giusto: con tutto quello che si sente in giro c'è da aver paura ma non posso farmi precludere la possibilità di fare la mia vita e andare a lezione". Stamattina Camilla è andata a presentare denuncia dai carabinieri. "All'inizio non volevo, ma poi ho deciso che era giusto. Ho subito una molestia sessuale. Fino a due anni fa non era così, in stazione c'era un presidio fisso di forze dell'ordine: sarebbe potuto accadere lo stesso ma stavolta non c'era nessuno in giro a cui rivolgersi".