
L'aggressione è avvenuta in via Pergolesi alla fermata dell'ospedale
Monza – Un altro autista del servizio di trasporto pubblico aggredito, minacciato, insultato e alla fine costretto a chiamare le forze dell’ordine e i colleghi interrompendo la sua corsa.
È successo a Monza in via Pergolesi, alla fermata dell’ospedale San Gerardo. A denunciare l’episodio è ancora una volta Salvatore Russo, autista ed ex consigliere comunale, da poco approdato nelle fila di Fratelli d’Italia: “Anche stavolta al capolinea dell’ospedale si è ripetuto l’ennesimo fatto increscioso e violento nei confronti di un autista che stava svolgendo il proprio lavoro – la sua dichiarazione -. Sono anni che denuncio la mancanza di sicurezza per il personale alla guida dei mezzi e per i passeggeri. Ormai questi casi di aggressione fisica, minacce e danneggiamenti sono all’ordine del giorno. Questi eventi, oltre a mettere a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori, evidenziano una crescente tensione e una preoccupante mancanza di rispetto verso chi quotidianamente svolge un lavoro essenziale per la comunità”.
Russo propone da tempo anche soluzioni specifiche per affrontare il problema, come le telecamere sui bus collegate direttamente con le forze dell’ordine. Ma non solo. “Oltre alle telecamere servirebbero certamente cabine chiuse e blindate per tutti gli autisti – chiarisce Russo – ma anche la presenza, sulle linee più problematiche, di poliziotti o guardie giurate”.
Ad appoggiare la protesta anche la consigliera regionale di FdI, Alessia Villa, sulla scorta di una recente aggressione avvenuta su un mezzo pubblico a Milano: “Una cosa è certa, così non si può andare avanti, servono adesso, e non domani, misure di sicurezza e rispetto”.