Seregno (Monza Brianza), 30 Luglio 2024 - "Dove vai, vedi che ti ammazzo". Si era appostato sotto casa della ex compagna per aspettarla e domenica scorsa, quando l'ha vista rientrare in tarda serata, ha fatto irruzione in auto minacciandola. Poi ha finto di andarsene e invece l'ha seguita ed è entrato nell'abitazione e quando la donna ha tentato di fuggire, l'ha raggiunta sul pianerottolo, facendole sbattere ripetutamente la testa contro le pareti.
Le urla hanno spinto i vicini di casa a chiamare il 112 e i carabinieri della Stazione di Seveso hanno fatto scattare le manette a S.B., 49enne di Giussano. Accusato di maltrattamenti e lesioni personali, con un divieto di avvicinamento già violato per cui aveva patteggiato con la sospensione condizionale e un altro episodio nell'aprile 2023 dopo la revoca della misura restrittiva, oggi dopo il processo per direttissima il Tribunale di Monza ha deciso che dovrà restare in carcere fino al processo fissato per metà ottobre. Il difensore nominato d'ufficio al 49enne aveva invece chiesto per l'imputato, che risulta di fatto senza fissa dimora, un nuovo divieto di avvicinamento alla ex o il divieto di dimora a Seregno dove abita la donna e dove è accaduto il fatto.
"Volevo solo andare in casa a prendere le mie cose", ha sostenuto il 49enne. La vittima, con cui l'uomo ha avuto un figlio, ha subìto lesioni con una prognosi di 4 giorni per trauma cranico e contusioni a spalla, collo e dorso. Il 13 aprile 2023 la donna aveva già avuto una contusione ad un polso quando l'ex, revocata la misura del divieto di avvicinamento, dopo essersi presentato diverse volte a casa, l'avrebbe insultata dicendole che era una cattiva madre e minacciata più volte. "Ora posso fare quello che voglio e se mi impedisci di venirti a trovare, non sai cosa ti posso fare". Allora era scattata la denuncia.